LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Eden, ombre lunghe sul cinema. Torna in vendita lo spazio di cultura: "Dopo il Covid le sale sono piene"

Il gestore Ferri: "Superata la fase critica, ora la programmazione conquista molti giovani e famiglie". Il proprietario rilancia l’affare per oltre 5 milioni. La storia della struttura in centro che resiste ai colossi.

Eden, ombre lunghe sul cinema. Torna in vendita lo spazio di cultura: "Dopo il Covid le sale sono piene"

Eden, ombre lunghe sul cinema. Torna in vendita lo spazio di cultura: "Dopo il Covid le sale sono piene"

L’appello alla città era servito ad allontanare la stretta di una crisi che negli anni bui del Covid aveva messo in ginocchio le sale cinematografiche e a rischio la sopravvivenza di un luogo di cultura "storico" nel centro della città: l’Eden con il suo cinema e il cartellone d’essai. Un punto di riferimento per gli aretini, un baluardo che resiste nel mare magnum delle multisale. Nel 2022 l’Eden era in agonia per effetto della pandemia ma l’anno dopo il crow funding lanciato per ridare ossigeno alla struttura di via Guadagnoli e alla programmazione, aveva raccolto l’adesione degli appassionati che con le donazioni hanno rimesso in moto il meccanismo e contribuito a rilanciare il cinema Eden che nel 2023 ha vissuto la sua "primavera": spettatori in sala, serate di proiezione con al centro il regista che racconta la sua opera, spettacoli di livello.

Il 2024 si è aperto seguendo il trend dell’anno che di fatto ha segnato la rinascita delle sale cinematografiche. Adesso qualche nuvolone si palesa all’orizzonte perchè c’è l’annuncio della messa in vendita dell’Eden da parte del proprietario che ha messo la struttura sul mercato affidandola a un’agenzia immobiliare di specialisti per un importo di cinque milioni e ottocentomila euro.

Una cifra considerevole che comprende tutta l’area che non è solo cinema e sala d proiezione ma comprende anche un ristorante e un bar per gli aperitivi "sospeso" nella piscina che lo circonda e che gli aretini chiamano "pagoda". Ma non è facile di questi tempi trovare acquirenti interessati a rilevare l’intero complesso. Sono ormai molti anni che periodicamente si ripropone la messa in vendita anche se finora nessun rilancio è andato in porto. Eppure è bastato che la notizia circolasse sui media per creare preoccupazione tra i fedelissimi dell’Eden che mal sopporterebbero l’idea di una chiusura del cinema, nel caso in cui il potenziale acquirente non fosse interessato a mantenere in piedi l’attività delle sale cinematografiche. Un pizzico di preoccupazione la manifesta anche Massimo Ferri patron di Officine della Cultura che gestisce la parte del cinema ed è impegnata in un robusto piano di rilancio dell’attività e della programmazione. "Grazie anche al contributo dei cittadini siamo riusciti a superato l’annus horribilis post pandemia. Nel 2023 il pubblico è tornato in sala e ora siamo tornati quasi ai livelli pre Covid".

A fronte di uno sforzo che va avanti, "dispiacerebbe se tutto questo impegno che abbiamo condiviso con i cittadini, rischiasse si essere vanificato da un potenziale acquirente, magari non interessato a tenere in piedi il cinema". Il contratto di Officine per la gestione delle sale cinematografiche scade a fine anno ed è quella la dead line già fissata per capire il futuro dell’Eden. Che rappresenta un punto di riferimento per gli appassionati "con un grande ritorno dei giovani, specie per i film in lingua originale. In sala anche le famiglie ed è davvero un bello spettacolo", chiosa Ferri.