REDAZIONE AREZZO

Ecco il "Giardino del futuro". Sculture insieme alle piante. Anche una collezione di Aboca

L’allestimento aperto fino al 28 aprile inaugurato alla CasermArcheologica .

Ecco il "Giardino del futuro". Sculture insieme alle piante. Anche una collezione di Aboca

SANSEPOLCRO

È sbocciato a Sansepolcro il "Giardino del futuro". Venti opere fra sculture e installazioni e circa cento piante in un unico ambiente. Ieri mattina la partecipata cerimonia di inaugurazione a CasermArcheologica e il progetto espositivo potrà essere ammirato tutti i giorni fino al prossimo 28 aprile. Ad affiancare le opere dell’artista Andrea Salvatori di Faenza vi è una collezione di piante selezionate da Aboca Museum: la mostra, realizzata con la partecipazione del gruppo locale di "Friday for Future", intende aprire una riflessione sul domani del nostro pianeta, sulla nostra capacità di adattamento e sulla resilienza umana e vegetale.

Il "Giardino del futuro" (nella foto) nasce dalla collaborazione fra CasermArcheologica, esperienza di rigenerazione urbana a base culturale dedicata ai linguaggi artistici del contemporaneo e Aboca Museum, il museo delle erbe che tramanda e studia la storia della salute attraverso il millenario rapporto tra l’uomo e le piante.

Le due realtà, le cui sedi affacciano entrambe su via Niccolò Aggiunti, ad aprire e chiudere la "Strada dei Musei", hanno collaborato al progetto apportando le proprie specifiche competenze. Si tratta di un percorso sperimentale che tiene insieme l’allestimento vegetale e le opere di Salvatori, sculture in ceramica che, a partire dall’argilla, assumono forme diverse, talvolta organiche, una sorta di fusti e piante fantastiche come gli Ikebana o Little sogni d’oro. A pervadere la grande sala, un percorso verde composto da oltre 80 piante di ogni dimensione. Per questo allestimento, Aboca Museum ha creato un percorso narrativo sulle capacità della natura di resistere ai cambiamenti climatici. Fin dal passato più remoto, le specie vegetali hanno dimostrato di essere in grado di adattarsi alle condizioni più estreme.

Protagoniste di questa selezione botanica sono quindi quelle piante narratrici di storie peculiari di resilienza: il ginkgo e il suo viaggio nel tempo, il pino e la sua tattica difensiva contro gli incendi, l’edera e la sua opera di rinnovamento dei boschi. "Raccontare "Il giardino del futuro" è spiegare quali saranno quelle piante che "ce la faranno", tutte quelle specie vegetali che singolarmente o coralmente hanno già dimostrato di saper adattarsi e adeguarsi alle difficoltà ambientali per superarle", ha dichiarato Anna Zita Di Carlo, direttrice di Aboca Museum.

C.R.