
La bassottina di 12 anni ridotta in fin di vita dal suo ex proprietario ora è circondata da amore.
Ofelia, la cagnolina vittima di violenza e maltrattamenti, è tornata finalmente a casa. La bassottina di 12 anni ridotta in fin di vita dal suo ex proprietario a Figline Valdarno ha recuperato velocemente nonostante le ferite riportate e adesso potrà vivere la vita che qualcuno aveva tentato di sottrarle. Ricoverata d’urgenza in condizioni disperate il 3 luglio scorso, oggi Ofelia è fuori pericolo e potrà iniziare una nuova vita insieme a Serena Torricelli, che l’ha vista nascere e che l’ha accolta nella sua abitazione in zona, dove vivono anche la mamma Helga e il fratellino Chuck. Una storia a lieto fine, resa possibile grazie al lavoro congiunto dell’Enpa Valdarno, della clinica veterinaria di Arezzo convenzionata e alla collaborazione dell’amministrazione comunale di Figline e Incisa Valdarno. "Ofelia ha commosso l’Italia intera con la sua storia – ha dichiarato Carla Rocchi, presidente nazionale di Enpa – e oggi possiamo finalmente dire che ce l’ha fatta. Questo lieto fine è il frutto di un’alleanza concreta tra istituzioni, volontariato e medicina veterinaria. Desidero ringraziare il Comune di Figline e Incisa Valdarno per il suo impegno e la sezione Enpa del Valdarno per la tempestività, la competenza e l’instancabile dedizione. Ora Ofelia ha di nuovo una casa, ma tanti altri cani nei nostri rifugi stanno ancora aspettando". Il canile intercomunale di Forestello, nel comune di Cavriglia, dove Ofelia era stata temporaneamente ospitata, accoglie ancora oltre 120 cani in attesa di adozione e i volontari di Enpa hanno lanciato un appello affinché le famiglie adottino gli amici a quattro zampe che meritano una seconda possibilità. Sono troppi, ancora, gli animali che non hanno trovato una nuova casa. "La violenza subita da Ofelia - ha concluso Rocchi - è inaccettabile e merita una risposta ferma e proporzionata".
Francesco Tozzi