
"Ecco i trucchi per il colloquio"
Un momento decisivo nella ricerca di un posto di lavoro è senz’altro quello del colloquio. Fare la domanda sbagliata o comportarsi in modo inadeguato può voler dire perdere un’importante opportunità professionale. Francesca Lorenzi (nella foto), di Confindustria Firenze Formazione – Cosefi e referente di Unimpiego spiega quali sono i ‘trucchi’ per fare una bella impressione al selezionatore. Partiamo dall’inizio: come ci si presenta al colloquio? "Non importa vestirsi in giacca e cravatta, ma nemmeno come se si andasse al mare o in discoteca. Alla base ci sono le regole della buona educazione e comunicazione. Per esempio avvisare se si è in ritardo all’appuntamento". Come porsi nei confronti del selezionatore? "Essere educati e sorridenti, ma non dare del tu né avere atteggiamenti troppo amichevoli. Per intenderci: non si sta parlando al gestore di un pub. Serietà, rispetto per se stessi e per chi ci sta di fronte sono fondamentali se si vuole affrontare al meglio il colloquio di lavoro". Come far emergere il meglio di noi stessi durante il colloquio? "E’ importante ascoltare quello che il selezionatore dice, senza interromperlo né parlargli sopra. Se non si capisce una domanda si fa presente. Non mentire è fondamentale. Mai mostrarsi per quello che non siamo. Tanto verrebbe fuori al secondo colloquio o durante il periodo di prova". Ci sono delle domande da non fare al selezionatore? "Intanto: fare delle domande va bene, ma a fine del colloquio, quando solitamente viene dato spazio a questo. Inoltre, non è consigliabile fare domande su aspetti economici, su quante ferie si hanno, quante ore di permesso, se si lavora anche in smart working. E’ il selezionatore che specificherà questi aspetti, quando potrà".
Monica Pieraccini