
E' intervenuta la polizia
Arezzo, 16 febbraio 2016 - E' sospettato di omicidio. Omicidio nel quadro dell'inchiesta sull'omicidio di Nazzareno Mancino e del tentato omicidio del fratello Saverio, il tutto avvenuto a Marcianise, in Campania. Lo hanno arrestato in Valdarno.
Era arrivato circa sette anni fa in Valdarno con la famiglia. E qui si era subito inserito, trovando casa nel comune di Loro Ciuffenna e un lavoro da giardiniere al Borro di San Giustino. Insospettabile, mai un guaio con la legge, almeno da queste parti, ma nella notte tra lunedì e martedì scorso il passato ha bussato alla sua porta.
Perchè Pasquale Di Vilio, 40 anni, con una lista corposa di precedenti che vanno dall’associazione a delinquere di stampo camorristico al tentato omicidio, dalla rapina al furto, farebbe parte del gruppo di fuoco che ha ucciso ben 17 anni fa un uomo nel casertano. Una doccia fredda. Per lui, certo, ma anche per il Valdarno: che ancora una volta sembra trasformarsi in una sorta di rifugio naturale nel quale ricadono personaggi chiave del mondo della camorra.
Un allarme che risuona da tanto tempo e che la cronaca, anche se in attesa di conferme sul caso specifico, sembra confermare. Di Vilio è’ stato arrestato dagli agenti della Mobile di Arezzo nell’ambito di un’operazione scattata in varie località della penisola e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Che ha emesso sei ordinanze di custodia cautelare in carcere. Tutti gravemente indiziati a vario titolo dell’omicidio di Nazzareno Mancino, avvenuto in un bar di Marcianise, il 7 aprile del 1999 ( fu freddato a colpi di kalashnikov), e del tentato omicidio del fratello della vittima Saverio, l’8 settembre del 2002 a Capodirise.
Le vicende che hanno portato all’omicidio ed al tentato omicidio sopra citati, sono il frutto della feroce contrapposizione tra il Clan Belfiore e il Clan Piccolo che, all’epoca dei fatti, si contendevano la leadership criminale sul territorio di Marcianise e aree limitrofe attraverso una lunga catena di omicidi. Di Vilio, rintracciato dagli agenti nella sua abitazione, è stato portato nel carcere di Arezzo ed è a disposizione dell’autorità giudiziaria.