
Serena Stefani, vicepresidente di Anbi Toscana e presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno
Arezzo, 10 luglio 2025 – Due toscani eletti nel consiglio nazionale dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (Anbi).
Serena Stefani, vicepresidente di Anbi Toscana e presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno e Maurizio Ventavoli, presidente del Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno e responsabile per Anbi Toscana dei Contratti di fiume e dei rapporti con lo Snebi, sono infatti eletti consiglieri nazionali di Anbi.
Salgono così a tre i toscani che saranno la voce dei consorziati della Toscana, dato che il presidente di Anbi Toscana, Paolo Masetti, è già membro di diritto del consiglio. La nomina è avvenuta in occasione dell’assemblea nazionale di Anbi, dedicata al tema “L’acqua coltiva la pace” che si è tenuta a Roma e a cui hanno partecipato tutti i presidenti e i direttori generali dei sei Consorzi di bonifica della Toscana.
«Le mie congratulazioni a Serena Stefani e Maurizio Ventavoli per il loro incarico in Anbi nazionale – ha commentato il presidente di Anbi Toscana, Paolo Masetti -. Due nomine importanti per Anbi Toscana e per tutti i Consorzi di bonifica della regione che rafforzano la voce della Toscana a livello nazionale.
La due giorni di Roma è stata un evento di notevole rilevanza che ha sottolineato il ruolo strategico dei Consorzi di Bonifica in un contesto complesso come quello odierno, segnato dalle crescenti sfide poste dalla crisi climatica».
L’evento è stato anche l’occasione per l’apertura di un tavolo di confronto e di lavoro congiunto fra i Consorzi di Bonifica della Toscana e l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale, grazie alla presenza della segretaria Gaia Checcucci. Nei loro interventi, i vertici di Anbi nazionale si sono soffermati sul tema della crisi climatica. «Viviamo in un Paese drammaticamente vulnerabile dal punto di vista meteoclimatico – ha detto il presidente di Anbi, Francesco Vincenzi -. Come Anbi possiamo dare risposte importanti al Paese come la gestione della risorsa idrica in un contesto di sostenibilità».
«Le conseguenze della crisi climatica sono ormai un problema di giustizia sociale, ambientale, economica, perfino antropologica – ha aggiunto il direttore generale di Anbi, Massimo Gargano -. Il Piano Bacini Idrici Multifunzionali è una proposta per offrire nuove opportunità alle Aree Interne, che sono parte importante del nostro Paese».
Durante l’assemblea, ricca di relatori e rappresentanti di associazioni di categoria e istituzioni, è intervenuto da remoto anche il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini che ha individuato nel tema dell’acqua una «priorità», indicandola come una «risorsa strategica, che va protetta» e per la quale «servono pianificazione e scelte giuste». Presente il Ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani che ha identificato i Consorzi come «esempio di efficienza», a cui «dovrebbero essere affidati i lavori per la sicurezza idrogeologica».
Il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida e il vicepremier e ministro degli affari esteri Antonio Tajani hanno infine richiamato la necessità di una prospettiva ampia: «Serve una strategia europea, nazionale e mondiale per affrontare con serietà e visione il problema della siccità. L'Italia ha indicato una rotta proponendo un piano strategico, poi recepito anche a livello europeo, che mette al centro acqua, agricoltura e infrastrutture» ha detto Lollobrigida.
«L’acqua è un aspetto fondamentale della nostra vita e anche della politica estera» ha ribadito Tajani.