Due Mari nella strettoia. Speranza dalla Regione dopo il no del governo. Il caso dei finanziamenti

La scelta del commissario frena qualsiasi osservazione presentata dall’amministrazione dal comitato dei residenti. Sacchetti fiducioso sulla possibilità che si possa rivedere l’altolà alle varianti sulle bretelle.

Due Mari nella strettoia. Speranza dalla Regione dopo il no del governo. Il caso dei finanziamenti

Due Mari nella strettoia. Speranza dalla Regione dopo il no del governo. Il caso dei finanziamenti

La conferenza dei servizi sui lavori del secondo lotto della E78 ha detto no alle osservazioni di Comune e comitati. "Dal punto di vista formale, di fatto è stata così chiusa ogni apertura riguardo le posizioni del Comune – dichiara l’assessore Marco Sacchetti – è un parere positivo con prescrizioni sul raddoppio della Due Mari e negativo sulle due bretelle, dopo aver comunque ribadito la necessità di procedere alla realizzazione dell’infrastruttura strategica attesa da anni".

Dopo la batosta, uno spiraglio di luce. La Regione, con l’assessore Baccelli, ha formalmente invitato il commissario a riconsiderare le ragioni del Comune di Arezzo e del suo territorio: un invito a una riapertura che potrebbe portare ad una nuova possibilità di recepimento delle osservazioni dell’amministrazione comunale" spiega Sacchetti.

Questo perché la conferenza dei servizi essendo decisoria, decide, ma pur avendo dato poteri straordinari al commissario, demanda l’approvazione a una sottoscrizione di intesa tra il commissario stesso e la Regione.

"Il nostro grazie va alla Regione che sta giocando un ruolo importante condizionando il suo parere ad una valutazione più approfondita delle istanze sollevate con le osservazioni del Comune. Per Anas non ascoltare il territorio sarebbe foriero di problemi" continua Sacchetti.

"È un tentativo, magari non riusciremo al 100% nel nostro intento. Prima di mettere la parola fine, però, proviamo a portare modifiche al progetto per quello che riguarda le bretelle, non certo sull’intera E78, che reputiamo essere un’opera fondamentale, e della quale non vogliamo certo bloccare l’iter".

Delusione anche da parte del comitato di via Salvadori. "Non ci aspettavamo questa chiusura, anzi avevamo visto una certa apertura nei confronti delle nostre istanze. Credo che siamo difronte ad una chiusura strumentale, che spero possa essere rivista" spiega il rappresentante del comitato, Stefano Tiberi. "Le osservazioni fatte e presentate erano mosse dal buon senso, utili al territorio, potrebbero esser accolte senza grandi difficoltà".

Gaia Papi