REDAZIONE AREZZO

"Dopo di noi" il progetto di aiuto ai disabili senza famiglia arriva in Valdarno

Finanziamento dalla Regione rivolto a persone dai 18 ai 65 anni con la collaborazione di molte associazioni partner

Disabili, un mondo da non dimenticare

Arezzo 5 luglio 2018 - Si chiama "Dopo di noi" il progetto di assistenza per  i disabili che si trovano senza più una famiglia a sostenerli e di cui la Asl Toscana è capofila. Un progetto che adesso arriva anche nella Zona Distretto Valdarno con un sostegno economico di 500 mila euro per assicurare il sostegno socio assistenziale ai disabili gravi, dai 18 ai 65 anni. Il finanziamento complessivo del progetto è di 437.371 euro di cui 258mila euro  stanziati dalla Regione Toscana e 199.329 euro da soggetti partner e famiglie. Inoltre è stato approvato un contributo di 64.500 euro per spese infrastrutturali: di  questi, 60.500 euro sono stati messi a disposizione dal Comune di Terranuova Bracciolini.

 “Si tratta di un progetto triennale - spiega Evaristo Giglio, direttore Zona Distretto Valdarno – che ha l’obiettivo di accompagnare gradualmente il disabile ad uscire dal nucleo familiare quando quest’ultimo è ancora un punto di riferimento assistenziale valido; dare risposte concrete a quei disabili senza famiglia o con genitori particolarmente anziani e programmi innovativi finalizzati alla consapevolezza e allo sviluppo di competenze per favorire l'autonomia”. “È un’iniziativa alla quale teniamo moltissimo come Conferenza dei Sindaci – ha detto il Presidente, Sergio Chienni - il progetto è il frutto di un lavoro di co-progettazione attraverso il quale si è cercato di creare una rete tra più soggetti impegnati sul tema, dando vita a una filiera territoriale impegnata a sostenere l’autonomia della persona con disabilità”. Nell’ambito di questo progetto, infatti, sono previsti percorsi che hanno l’obiettivo di favorire la vita indipendente al disabile attraverso la co-abitazione in case già individuate e adibite all’accoglienza di persone disabili, per garantire la loro maggiore autonomia e laboratori per sviluppare la capacità di relazione. Allo stesso tempo verrà supportata la famiglia nel processo di separazione dal familiare disabile. I partner del progetto sono, oltre ai comuni, il Consorzio Eco, Associazione Arkadia, Koinè, fondazione Riconoscersi, Istituto di Agazzi.