Dona un rene al marito e lo salva: premiata

Il riconoscimento consegnato dal sindaco a Barbara Biagini: senza quel gesto per lui non ci sarebbe stato scampo. Emozione in sala

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di Marco Corsi

Ha salvato la vita al marito donandogli il rene. Per questo il Comune di Cavriglia le ha consegnato la benemerenza civica nel corso di una cerimonia che si è tenuta domenica sera nella frazione del Neri, durante la festa del paese. Lei è Barbara Biagini, 51 anni, lui Fabrizio Burzagli, sangiovannese di nascita e cavrigliese di adozione. Entrambi vivono proprio al Neri insieme al giovane figlio Daniele. L’uomo, senza il trapianto, non avrebbe avuto scampo. A consegnare il riconoscimento è stato il sindaco, Leonardo Degl’Innocenti o Sanni.

"Ad un certo punto, quando sono salito sul palco prima del concerto di Lorenzo Baglioni, mi sono mancate le parole. Il cuore per un attimo è inciampato come di rado mi è capitato nella mia vita – ha detto il primo cittadino – Si, perché dovevamo conferire ufficialmente la benemerenza civica a Barbara, una nostra concittadina che qualche mese fa ha deciso di donare un rene a suo marito Fabrizio che era purtroppo malato e che rischiava di non farcela. È stata un’emozione fortissima. Perché si nasce una volta sola e per avere la fortuna di nascere due volte nella stessa vita, a volte, occorre un gesto d’amore straordinario di un altro essere umano che ci ama più di se stesso – ha aggiunto il sindaco – In un momento in cui nel mondo sembra predominare la rabbia, la prepotenza, la prevaricazione e l’egoismo, c’è bisogno di gesti semplici e rivoluzionari. Ed io credo che i gesti d’amore siano i più straordinari da lasciare come esempi nelle mani dei nostri figli. Sono fiero di essere stato testimone di questo gesto che vale una vita, anzi due".

I fatti risalgono allo scorso mese di dicembre, in prossimità delle feste di Natale. Fabrizio era ricoverato in uno dei padiglioni dell’ospedale fiorentino di Careggi. Quando si è risvegliato dopo l’operazione chirurgica che gli ha salvato la vita, ha deciso di chiamare il primo cittadino di Cavriglia e di raccontargli tutto. Soffriva di una patologia nefrologica molto seria, che nel corso del tempo, senza interventi radicali, non gli avrebbe consentito di vivere.

Si è curato a lungo ma il verdetto dei medici era stato chiaro: "Occorre un trapianto". Cosi Barbara non ci ha pensato un attimo, quando ha capito di essere compatibile ha comunicato al marito che anche se fosse stata l’ultima cosa che avrebbe fatto in vita, l’avrebbe fatta con tutta se stessa. Si sono messi in lista di attesa a Careggi, hanno effettuato tutte le verifiche e le analisi del caso e poi è arrivato il giorno dell’intervento, o meglio degli interventi chirurgici. Il rene di lei per garantire una vita normale a lui. Accanto a loro, Daniele, il figlio ventunenne della coppia, che è stato vicino ai genitori dal primo all’ultimo istante.

"Barbara si merita la benemerenza civica del Comune di Cavriglia – ha continuato il sindaco – Ha compiuto un gesto d’amore normale per una coppia, che in realtà però è straordinario in un mondo pieno di egoismo come il nostro che ha sete di altruismo e generosità. Vogliamo che il suo esempio non vada smarrito, soprattutto dalle nuove generazioni". Una storia bellissima quanto mai importante in un periodo complicato come questo, salutato con grande affetto anche della comunità del Neri, molto coesa, che domenica sera ha tributato un grande applauso alla coppia.