Dj alla guida della Lega Netta vittoria di Vecchi Il messaggio di Salvini Gli eletti nel direttivo

Il favorito conferma i pronostici della vigilia: ha superato il rivale 58 a 35. Casi: "Il partito resta comunque unito, torno al mio lavoro di assessore". Il vincitore: "Discontinuità ma nello scenario della coalizione".

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Dj alla guida della Lega Netta vittoria di Vecchi Il messaggio di Salvini Gli eletti nel direttivo

di Alberto Pierini

"Posso richiamare? Sono in un cantiere". Poche ore dopo la sconfitta nel congresso Alessandro Casi, il super assessore ai lavori pubblici, è già tornato nel suo mondo: targato Pnrr. Il sogno della segreteria provinciale della Lega lo ha lasciato subito: la sconfitta è rotonda.

Gianfranco Vecchi, il dj prestato alla politica, mette la quarta e vola via. Nella conta di mezzogiorno, bruciato perfino di pochi minuti, piazza un 58 a 35 senza margini di discussione.

Dei 120 grandi elettori previsti alla fine votano solo in 93: ma quello che conta è il risultato. Gli assenti pesano, Casi ne conta una quindicina tra quelli che sarebbero stati dalla sua parte, ma alla fine non avrebbero cambiato il risultato finale. Anche perché i congressi si vincono anche convincendo i sostenitori a partecipare. E Vecchi su questo non ha avuto tentennamenti.

Dalla sua aveva la Valdichiana, ben 41 elettori sul bacino dei 120, più di uno su tre: e dalla valle etrusca sono scesi in forze per consegnargli lo scettro. E a ruota, bruciando perfino il pranzo, eccoti il riconoscimento di Matteo Salvini, il fulmine dei tweet. "Grazie a tutti i militanti e buon lavoro al segretario e a tutta la squadra". Pausa. "Spero di tornare presto ad Arezzo per parlare di futuro e infrastrutture e per rafforzare il radicamento della nostra Lega".

Vecchi ha battuto dunque Casi perché torni ad occuparsi di infrastrutture? "E’ un amico, il partito va avanti unito" risponde sorridendo il vincitore. 53 anni, dal 2017 nella Lega dopo aver frequentato e superato la scuola di formazione politica di Milano, poi la militanza. Da due anni è commissario della Valdichiana e a occhio, alla luce degli arrivi, non deve aver lavorato male. L’uomo della discontinuità? "Sì – risponde – ma con giudizio: la mia linea è sempre e comunque nel quadro della maggioranza di centrodestra". Ma intanto dalla sua Valdichiana, contro le fibrillazioni di Fratelli d’Italia, è partita la missione per la riconferma di Meoni a Cortona. "Luciano ha lavorato bene, non c’è dubbio che quello sia un obiettivo". E la discontinuità? "Marcare la nostra identità, anche in vista delle elezioni che ci aspettano". Sulle priorità predica saggezza. "Prima chiudere una buca e poi i grandi progetti". In effetti chiuderle almeno in città sta a Casi. "E’ vero, la mia era una linea più in continuità ma alla fine le differenze non sono eclatanti". A "benedire" il nuovo segretario tutta la Lega che conta: Tiziana Nisini, Marco Casucci, il coordinatore regionale enti locali Mario Agnelli. Ed ecco il direttivo intorno a Vecchi, con rappresentanze dei due schieramenti: Lucia Lupetti, Mara Jogna Prat, Dante Moretti, Francesco Caroscioli, Egiziano Andreani, Lorenzo Fabbri, Rossano Innocenti, Gianni Arno, Cinzia Santoni e Angela Cacciarini.

La colonna sonora della vittoria? La domanda naturalmente va al dj. "Ma io lo sono solo per hobby. Però preferisco il pop". Proprio come Salvini. E la partenza è lanciata.