Diesel e benzina: la grande ritirata I prezzi verso i livelli di due anni fa e il pieno torna sotto i cento euro

Il gasolio ormai dietro la verde dappertutto e anche sotto 1.6. La mappa degli impianti più economici

Diesel e benzina: la grande ritirata  I prezzi verso i livelli di due anni fa  e il pieno torna sotto i cento euro

Diesel e benzina: la grande ritirata I prezzi verso i livelli di due anni fa e il pieno torna sotto i cento euro

di Alberto Pierini

Sta passando a ’nuttata? Nessuno si sbilancia a dirlo, anzi i più rispondono con la smorfia amara che si disegnava sul viso del grande Eduardo. Però albeggiare albeggia. Almeno sullo sfondo dei distributori.

I prezzi stanno tornando a cuccia. Hanno interrotto quell’escalation partita in largo anticipo rispetto perfino alla guerra, con una ventata di aumenti dal giugno del 2021. Poi alle prime bombe tutto era diventato più difficile, anche contro la logica, visto che le scorte erano state fatte ben prima della bufera internazionale. Ora la tregua.

Vediamo i dati. La picchiata più eclatante è quella del diesel. Non solo perché scende il prezzo e vedremo quanto. Ma anche perché si è definitivamente interrotta quella deriva che ne aveva fatto il carburante più salato. Spingendo chi aveva comprato le auto a gasolio per la soddisfazione di risparmiare qualcosa a mettersi in discussione. Ora non più: non esiste alcuna stazione di servizio nella quale il diesel costi più della verde.

Un ribaltone che si accompagna ai prezzi. Non solo tutte le stazioni di servizio hanno una tariffa al self service sotto 1.7 al litro: ma cominciano ad essercene diverse ormai sotto 1.6.

Prendiamo i dati di ieri, aggiornati dagli stessi gestori. Il prezzo più competitivo, 1.594, si tocca alla Ip di Policiano e in altri quattro distributori: le Eni di via Colombo, di via Fiorentina e sulla 71. Sempre sotto la soglia psicologica quella di via Veneto, a quota 1.599. Poco sopra, a 1.619, il Mazzi, la Eni sulla 73 e quelle di via Romana e di via Benedetto da Maiano. Le altre sopra ma non lontano.

Per la verde chiaramente siamo sopra. Il prezzo più competitivo, sempre self service, è proprio quello del Mazzi, una Eni, a 1.759. E così la stessa marca anche in via Vittorio Veneto. Pochi centesimi sopra (1.764) sono le due Ip di via Marco Perennio, via Alessandro dal Borroe le Eni di Ceciliano, via Turati, via Colombo, via Fiorentina e sulla 71. Le altre premono da presso.

E’ chiaro, chi continua a chiedere il servito paga dazio, con prezzi superiori: ma questo fa parte del gioco, che poi gioco non è. Mentre sono tornati a respirare anche i "metanisti": chi viaggia col carburante un tempo più favorevole era stato a lungo inchiodato dappertutto sui 2 euro. Ora c’è un impianto, la Eni sulla 71, che sventola un orgoglioso 1,687. Gli altri sono un centesimo sotto 1.9. E se ogni giorno volete verificare i prezzi basta cliccare sul sito del ministero dello sviluppo economico e il conto è servito.

Un conto che si alleggerisce molto per il pieno. Restiamo nella solita simulazione: un’auto con un serbatoio di 60 litri. Siamo tornati almeno con il diesel sotto i 100 euro, 97 per l’esattezza. Con un calo di 20 rispetto ai mesi più critici, quelli nei quali confondevi il gasolio con il Brunello o quasi. Molti serbatoi, contesta qualcuno, sono meno capienti? Beh, il rapporto non cambia. Le strade del risparmio o della stangata restano infinite.