
La delegazione del "Camaiti" di Pieve Santo Stefano che si è recata a Trento
Arezzo, 18 dicembre 2018 - I semi di abete rosso conservati nel centro nazionale per la biodiversità di Pieve Santo Stefano contribuiranno a salvare questa specie dall’estinzione e quindi, in ultima analisi, anche i celeberrimi violini “Stradivari”, che in futuro potranno ancora contare sulla loro storica materia prima di produzione. Certamente, occorreranno tanto tempo e tanta pazienza, dopo che il forte vento di fine ottobre ha letteralmente falcidiato i boschi del Trentino, distruggendo buona parte del suo prezioso patrimonio. Il progetto in questione – denominato “One, two… tree” e presentato mercoledì scorso a Trento, dove si è recata una delegazione della scuola superiore valtiberina - ha per protagonisti l’istituto professionale forestale “Alberto Maria Camaiti” di Pieve Santo Stefano e la Provincia Autonoma di Trento, con l’appoggio del Comune pievano e della provincia di Arezzo e il determinante contributo dei Carabinieri Forestali. Abbiamo giocato su questa assonanza linguistica, perché “tree” significa albero – dice la professoressa Laura Cascianini, dirigente scolastico del “Camaiti” – proprio per indicare il segnale che si dà quando si parte e vorremmo che fosse soprattutto un segnale di ottimismo. L’incontro di Trento, preliminare a una firma della convenzione che avverrà a breve, è stato un successo e i nostri studenti andranno in Trentino, dove saranno impegnati nelle attività di alternanza scuola-lavoro”. Soddisfazione anche da parte del tenente colonnello Silvia Biondini dei Carabinieri Forestali, direttrice del vivaio pievano: “Abbiamo aderito con entusiasmo a questa iniziativa – ha detto - che centra in pieno lo scopo del centro nazionale per la biodiversità, nato per conservare i semi di tutte le specie forestali che si trovano in Italia, fra i quali anche molte sementi di abete rosso provenienti dalla Val di Fiemme, che custodiamo a Pieve. Avere perciò sempre pronti i semi nella banca del germoplasma consente di effettuare un intervento mirato e di garantire così la biodiversità”.