MONTEVARCHI
Cronaca

Crollo alla Marconi, nuove accuse: "La Provincia non rispetta i patti"

L’intervento dell’assessore Nocentini dopo l’incontro della Cgil disertato dai vertici dell’ente. "Noi in campo"

Crollo alla Marconi, nuove accuse: "La Provincia non rispetta i patti"
Crollo alla Marconi, nuove accuse: "La Provincia non rispetta i patti"

di Maria Rosa Di Termine

"L’assenza del presidente della Provincia e del consigliere delegato all’incontro della Cgil dimostra una mancanza di rispetto per i genitori e gli studenti presenti, oltre che per gli organizzatori". Continua a far discutere il caso Marconi e stavolta ad entrare a gamba tesa sulla questione è Sandra Nocentini, assessore alla pubblica istruzione del Comune . Nocentini ha affidato ad una nota il resoconto delle azioni intraprese dall’amministrazione comunale montevarchina dopo i crolli che hanno coinvolto l’istituto professionale di San Giovanni. Una memoria storica per mettere a tacere ogni dubbio sull’operato del Comune. La giunta Chiassai è intervenuta "a seguito della lettera inviata dal dirigente Santi a tutti i sindaci della vallata. La richiesta di aiuto è stata presentata ai tutti i Comuni al fine di attivarsi urgentemente nella ricerca di spazi idonei per accogliere gli studenti, dopo un primo colloquio con il sindaco di San Giovanni che dichiarava di non avere immobili a disposizione. Così il Comune , visto il ritardo dell’intervento e della presenza del presidente della provincia dopo il grave crollo, si è attivato subito trovando una struttura nuova di proprietà della parrocchia di San Lorenzo, che dopo pochissimi giorni ha potuto accogliere circa 90 studenti".

Nocentini ha spiegato che si è attivata nuovamente per trovare spazi agli studenti costretti in Dad. "Così – ha proseguito – l’amministrazione si è nuovamente messa al servizio dei ragazzi e delle famiglie individuando degli ambienti idonei, all’interno della biblioteca di proprietà che l’Rspp ha formalmente dichiarato adatti e per i quali il dirigente Santi aveva già inviato richiesta formale alla provincia per stipulare la convenzione con il Comune". Una guerra politica tra San Giovanni e sull’Ip Marconi, dunque, non c’è mai stata. È l’ente provinciale invece ad essere tirato in causa. "Corre l’obbligo di ricordare – ha aggiunto – che purtroppo molte domande poste dalle famiglie non hanno trovato ancora risposta, neppure nell’incontro organizzato dalla Cgil, per l’assenza assordante della Provincia che ha generato un grande clima incertezza nella popolazione scolastica e nelle loro famiglie. Il Comune non condivide la scelta delle reti contenitive poiché, se riferita ad una condizione provvisoria, è da considerarsi una perdita di tempo e di denaro pubblico. Se invece dovesse essere una soluzione definitiva, sarebbe ancora più grave, visti i costi e la conseguente impossibilità di fare i lavori definitivi, solo a fine anno".