"Così raccontiamo la guerra ai bimbi" La sfida sul palco delle artiste ucraine

Il progetto di accoglienza nelle residenze di Sansepolcro permetterà loro di tornare a lavorare. È previsto un tour in giro per i teatri per raccontare e parlare delle atrocità del conflitto ai più piccoli

di Angela Baldi

Vengono dal Theater on Mikhailovskaya di Kiev. Sono le artiste ucraine Polina Chebanu, Yuliana Kozlovets, Yeva Kozlovets e Lidiia Kuznietsova arrivate a Sansepolcro dove resteranno per due settimana in residenza artistica. Qui lavoreranno al loro spettacolo "How to talk to children about the war", come parlare della guerra ai bambini. Un’iniziativa nel segno della pace scaturita proprio dal conflitto in Ucraina, visto che in Valtiberina potranno essere pagate per continuare a fare il loro lavoro. Le artiste infatti rimarranno in residenza artistica al Teatro alla Misericordia, qui sono arrivate grazie alla collaborazione tra l’Amministrazione Comunale e l’Associazione CapoTrave Kilowatt che ha aderito all’appello lanciato dal network europeo Ietm, per attivare una rete di sostegno per le compagnie artistiche ucraine.

L’Associazione biturgense diretta da Lucia Franchi e Luca Ricci si è subito attivata per creare una rete italiana di supporto, grazie a un piccolo investimento ministeriale, a fondi propri e alla decisione della rete europea "Be SpectACTive!" di cui è partner capofila, di destinare una parte dei propri fondi europei agli artisti ucraini. E’ stato poi il Comune a intervenire come facilitatore ricevendo dal Ministero il contributo e devolvendolo interamente agli artisti. "Volevamo accogliere queste persone non come profughe, ma come artiste, offrendo loro un salario, un teatro ben attrezzato dove lavorare e uno spazio di accoglienza bello e nuovo come La Casa degli Artisti di via dei Balestrieri – dicono Lucia Franchi e Luca Ricci dell’Associazione CapoTraveKilowatt - Certo questo nostro gesto non fermerà la guerra, ma speriamo che serva almeno a ribadire la vocazione di Sansepolcro come città dell’accoglienza, della pace e dell’amicizia tra i popoli". Il progetto Residenze per la Pace coinvolge 26 centri di residenza artistica in 4 aree d’Italia, col fine di ospitare le compagnie e consentirgli di proseguire il proprio lavoro creativo. Le quattro artiste ospiti a Sansepolcro provengono da Kiev, dal Theater on Mikhailovskaya e nel corso delle due settimane in città lavoreranno allo spettacolo "How to talk to children about the war". E dopo la provincia di Arezzo, la compagnia sarà in altri sei centri di residenza tra Toscana, Emilia-Romagna, Umbria, per 3 mesi di ospitalità e lavoro. Non è la prima volta che la cultura mette in contatto le professionalità ucraine col territorio. Per 4 mesi il campus del Pionta dell’università di Siena ospita ad Arezzo le lezioni della professoressa Yuliia Chernyshova, scappata dall’Ucraina dove era docente universitaria di Lingue romanze e teoria e pratica della traduzione ucraino-italiano.