Consigliere col Covid, salta il voto. Chiassai "Ricatti dall’opposizione"

È il duro attacco del sindaco rivolto alla minoranza dopo che il consiglio è saltato per mancanza di numero legale . .

Consigliere col Covid, salta il voto. Chiassai "Ricatti dall’opposizione"

Consigliere col Covid, salta il voto. Chiassai "Ricatti dall’opposizione"

"Approfittarsi di un consigliere con il Covid per fare ricatti alla giunta, questa è l’opposizione". È un duro attacco quello che Silvia Chiassai Martini ha rivolto alla minoranza dopo che il consiglio comunale del 30 novembre è saltato per mancanza del numero legale. Per la maggioranza erano presenti 8 consiglieri su 9 necessari per validare la seduta, così i gruppi di opposizione hanno deciso di lasciare l’aula. "A quanto pare - ha tuonato il sindaco di Montevarchi - l’opposizione ancora dopo sette anni non digerisce di non governare più una città che consideravano loro e addirittura ora sono infastiditi da quella che si chiama democrazia. La cosa più triste è che pensano di porre rimedio alla loro smania di voler tornare a governare e decidere in autonomia, attraverso ripicche e ricattando di fermare il lavoro dell’amministrazione a scapito dei cittadini. Difronte ad un’assenza imprevista, causa Covid di un consigliere che la mattina stessa ha avvertito di non poter essere presente per evidenti motivi di salute, invece di permettere di proseguire con i lavori e passare uno degli atti fondamentali come il bilancio, hanno deciso di far saltare il consiglio e rimandare i numerosi atti della giornata, ma al solo fine di provare a ricattare la maggioranza". Per il primo cittadino si tratta di un rinvio inaccettabile, causato da un’opposizione a corto di argomenti. "Sono talmente irresponsabili - ha aggiunto - che per il loro ostruzionismo hanno fatto saltare anche l’ultima fondamentale variazione di bilancio. Quindi si diano pace, si mettano a studiare, e nel consiglio del 12 dicembre oltre al piano operativo e strutturale, verranno trattati anche tutti gli atti del consiglio saltato, quindi dalle 8, la mattina, se avranno voglia o non avranno altro ostruzionismo da fare, la macchina amministrativa continuerà in modo efficiente ad andare avanti". I gruppi di Pd, Impegno Comune e Avanti Montevarchi - Europa Verde avevano motivato la loro decisione nel pomeriggio del 30 novembre. Una scelta sofferta, ma necessaria per dare un segnale forte. "Dall’inizio della legislatura - aveva affermato Cristina Rossi - non c’è mai stata una condivisione delle date di convocazione delle sedute di consiglio e delle commissioni". La capogruppo Pd Elisa Bertini aveva aggiunto: "L’amministrazione vuole approvare in due settimane il piano operativo fermo da sette anni. Chiederemo un consiglio aperto alla cittadinanza per disegnare insieme la Montevarchi del futuro". Il 12 dicembre la resa dei conti.