Comunità energetiche e futuro. Chiassai presenta il modello Valdarno

La Fondazione Cer Valdarno, una comunità energetica rinnovabile, è stata presentata al Ministro dell'Ambiente. Offre risparmio energetico, vantaggi economici e sociali ai cittadini e alle aziende, con un modello che mantiene la gestione pubblica e l'efficienza del privato.

Comunità energetiche e futuro. Chiassai presenta il modello Valdarno

Comunità energetiche e futuro. Chiassai presenta il modello Valdarno

La Fondazione Cer Valdarno, comunità energetica rinnovabile, è stata presentata dal sindaco di Montevarchi al Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Chiassai Martini è stata infatti invitata, nei giorni scorsi, ad un convegno sul settore che si è svolto in Piemonte. Oltre al Ministro, erano presenti il Presidente della Regione Alberto Cirio e il Vice Presidente del Consiglio regionale Franco Graglia. Dopo il via libera della Commissione europea al decreto italiano di incentivazione e diffusione dell’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, Chiassai ha illustrato il modello della Fondazione. "Le comunità energetiche - ha detto - sono una sfida nuova, una concreta politica green per un imminente risparmio energetico. Nel contesto storico attuale, questo progetto offre l’opportunità, oggi, e non tra tre o quattro anni, di produrre energia pulita territorialmente generata e capillarmente distribuita. È un’azione strategica che agisce sull’ambiente, riducendo i costi in primis dei Comuni, dei cittadini e delle aziende, dando alla comunità un vantaggio economico garantito per i prossimi vent’anni, con un risvolto sociale che permetterà di combattere la povertà energetica aiutando le fasce più deboli della società". Chiassai ha poi sottolineato che la novità del modello della Fondazione si basa su la ferma volontà di realizzare una Cer a trazione pubblica, come vera opportunità di sviluppo su tutto il paese, attraverso la credibilità dell’ente, che permette l’adesione dei cittadini e degli stakeholders.

E’ un modello che mantiene da una parte la gestione, il controllo e l’indirizzo da parte dell’ente pubblico, dall’altra l’efficienza e l’efficacia del privato, tutelando il principio delle "porte aperte", con tutti i partecipanti che possono entrare ed uscire liberamente. "Ritengo che non ci siano difficoltà a far espandere questa progettualità a livello nazionale, anzi, credo che sia un dovere di chi amministra, in un momento storico di emergenza come questo, garantire con questo processo un risparmio economico, oltre che all’ente, ai cittadini, agli imprenditori, al terzo setto", ha aggiunto. L’azienda che entra nella Cer e abbatte il 60% del costo della bolletta, da qui ai prossimi vent’anni, potrà decidere di rinvestire questi risparmi nella crescita dell’azienda. "Lo stesso vale per i cittadini che hanno aderito e che avranno un risparmio certo, a differenza di coloro che vivono in un Comune che non ha voluto sviluppare la comunità energetica", ha concluso Chiassai Martini.