Comunità bengalese, obiettivo integrazione: "Vogliamo un luogo per i nostri defunti"

L'associazione "Comunità bengalese" ad Arezzo organizza corsi di lingua italiana per aiutare l'integrazione dei giovani e delle donne bengalesi. Un progetto ambizioso per una comunità che ha trovato una seconda casa.

Comunità bengalese, obiettivo integrazione: "Vogliamo un luogo per i nostri defunti"

Comunità bengalese, obiettivo integrazione: "Vogliamo un luogo per i nostri defunti"

AREZZO

Un cimitero per i musulmani e corsi di lingua per aiutare l’integrazione. E’ il sogno della comunità bengalese residente ad Arezzo. Per questo è nata un’associazione di promozione sociale, come riporta Arezzo Notizie, creata da 13 soci fondatori. Una realtà in continua crescita, ogni giorno aumentano le adesione da parte dei membri di quella che è la comunità straniera più popolosa in città. L’associazione di promozione sociale "Comunità bengalese" ha in progetto molte idee, il loro comune denominatore: l’integrazione. "Comunità bengalese" vuole diventare un punto di riferimento per tutti coloro che arrivano in città dal Bangladesh. E il progetto sta andando avanti a gonfie vele. L’associazione ha infatti già acquistato un locale che sarà la sede delle attività. Intanto i fondatori hanno iniziato a incontrare le autorità cittadine, partendo dal Prefetto e dal presidente della Camera di commercio a cui hanno illustrato la loro iniziativa e presto incontreranno la vice sindaco Lucia Tanti. Tra le idee: i corsi di italiano. Conoscere la lingua, i modi e i costumi, e le leggi di un paese è la prima regola per poter entrare a far parte di una comunità.

I corsi che l’associazione sta organizzando, in attesa della partenza nei prossimi mesi, sono rivolti ai giovani che arrivano in Italia dal Bangladesh e alle donne. Sono loro le più a rischio di isolamento, per cui l’integrazione talvolta sembra rappresentare un ostacolo invalicabile. I corsi sono organizzati insieme al Movimento dei consumatori (l’associazione si è aggiudicata un bando). Per chi frequenterà sarà possibile anche sostenere un esame finale. Un progetto ambizioso, ma di grande valore sociale per un popolo che ad Arezzo ha trovato una seconda casa.