Commando assalta il portavalori. Botte all’autista: rubati 400 mila euro

I banditi bloccano il furgone con i chiodi in strada e puntano la pistola contro la guarda giurata, poi malmenata

Commando assalta il portavalori. Botte all’autista: rubati 400 mila euro

Commando assalta il portavalori. Botte all’autista: rubati 400 mila euro

Colpo ad un portavalori ieri a Palazzo del Pero. Un assalto organizzato nei minimi dettagli che ha fruttato, secondo le prime stime, poco meno di mezzo milione, si parla di 400 mila euro in banconote.

Erano le 6.30, un piccolo furgone portavalori della Fidelitas stava viaggiando fra le frazioni di Palazzo del Pero e Molin Nuovo, lungo la vecchia statale 73 Senese-Aretina, ormai sostituita in quel tratto da un pezzo di Due Mari a quattro corsie. Secondo la ricostruzione dei fatti i malviventi, forse in tre, sicuramente mascherati, avrebbero piazzato dei chiodi sulla strada causando la foratura delle ruote del mezzo non blindato della ditta Fidelitas.

Uno stratagemma per rallentarne la corsa. E così, in effetti è stato. È a quel punto che gli si è affiancato un altro furgone dal quale sono scesi i banditi.

Incappucciati hanno costretto il conducente, 36enne italiano, a scendere dal mezzo puntandogli una pistola alla testa. Una volta sceso, lo hanno aggredito con violenza. Alla fine, portandogli via il cellulare per scongiurarne ogni tentativo di richiesta di aiuto, lo hanno abbandonato dolorante in mezzo alla strada. Con i due mezzi hanno quindi raggiunto una zona più isolata, uno spiazzo in mezzo alla vegetazione sotto un viadotto della nuova statale 73, poco dopo l’abitato di Palazzo del Pero.

Pochi minuti, necessari a spostare, da un furgone all’altro, il contenuto del portavalori, le cassette a doppia chiave con il denaro, i 400 mila euro, soldi destinati agli uffici postali della Valtiberina per pagare le pensioni, che l’autista avrebbe dovuto consegnare di lì a poco.

Cassette che sarebbero dotate, fra l’altro, di un sistema di sicurezza del tutto simile a quello degli Atm, in grado di macchiare con dell’inchiostro le banconote al primo tentativo di forzatura. Abbandonato il mezzo della Fidelitas, a quel punto la banda è scappata in direzione Valtiberina.

Tutto lascia ritenere che abbia proseguito la fuga, eclissandosi, con una o più auto "pulite" rimaste in attesa del compimento del colpo. I carabinieri, che svolgono le indagini, al loro arrivo, hanno trovato il furgone portavalori vuoto e con le gomme a terra.

A dare l’allarme è stata la stessa vittima del colpo, ancora malconcio per le botte subite. L’uomo è stato trasportato al pronto soccorso del San Donato, ma le sue condizioni fisiche non sarebbero gravi, forte, invece, ancora lo shock per la rapina.

L’autista ha raccontato ai carabinieri di essersi trovato davanti due banditi, armati, con il volto travisato, ma gli investigatori ritengono che il colpo sia stato messo a segno da più persone, probabilmente nascoste e pronte ad intervenire in caso di necessità.

Ora è caccia all’uomo, i carabinieri stanno setacciando la zona in cerca della banda, della quale finora però non c’è traccia.