Come liberare i posti letto via web: il software di Zucchetti

L'azienda di Terranuova leader nel settore in campo per l'ospedale di Lodi. Il presidente Fabrizio Bernini: "soluzioni innovative a totale sostegno del sistema sanitario nazionale"

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Arezzo, 18 marzo 2020 - La tecnologia al servizio della sanità. E' quella che mette a disposizione Fabrizio Bernini, Presidente di Zucchetti Centro Sistemi spa, l'azienda con sede a Terranuova Bracciolini  che fa parte del gruppo Zucchetti Spa con sede a Lodi prima software house italiana. A partire da questa settimana inizierà una forma di assistenza a distanza per i pazienti domiciliari che non sono più nella fase acuta della malattia e potranno seguire le cure presso la propria abitazione. Come? Grazie a un progetto richiesto dal direttore generale dell’Ospedale di Lodi - il Dottor Massimo Lombardo - e realizzato da Zucchetti.

Come funziona? È stato implementato un software specifico per monitorare, anche al di fuori della struttura ospedaliera, i parametri necessari a comprendere lo stato di salute del paziente in via di guarigione da COVID-19: al momento temperatura corporea, saturazione e battito cardiaco.

La semplicità di utilizzo del dispositivo e di raccolta delle informazioni fa sì che il paziente possa essere autonomo e gestirsi da casa. I dati possono infatti essere raccolti tramite call center o in automatico grazie alla tecnologia IoT: in questo modo sarà possibile seguire a distanza i pazienti meno gravi e intervenire in caso di emergenza grazie a un sistema di alert strutturato. Inoltre, a regime, per mezzo di algoritmi di intelligenza artificiale, sarà possibile anche fare analisi predittive sull’andamento delle malattie.

Questo progetto risponde alle richieste delle strutture ospedaliere interessate dai casi di Coronavirus, come auspicato anche domenica sera in una trasmissione televisiva dal Professor Galli, responsabile del reparto malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano.

“L’emergenza che abbiamo dovuto fronteggiare, la tipologia dei malati che presentano un quadro clinico spesso molto complesso ha richiesto, da parte di tutti gli operatori, uno sforzo straordinario – dichiara il Dottor Massimo Lombardo, direttore generale dell'ASST di Lodi –. Abbiamo investito grandi energie a partire dal Pronto Soccorso fino alla Terapia Intensiva, ma, con la stessa efficacia, vogliamo occuparci anche di chi rientra a casa dopo il ricovero o deve superare l’infezione restando al proprio domicilio. La collaborazione con il gruppo Zucchetti è preziosissima, direi fondamentale, perché la velocità, il livello di innovazione e la capacità di analisi dei nuovi bisogni messi in campo dall’azienda ci consentirà di fare un passo ulteriore nella direzione dell’integrazione tra ospedale e territorio.”

“Siamo stati felici di mettere la forza innovativa delle società del gruppo Zucchetti (*) a disposizione dell’Ospedale di Lodi per affrontare questo momento di grave crisi – afferma Cristina Zucchetti, responsabile delle risorse umane Zucchetti –. Ci auguriamo di contribuire alla gestione di questa emergenza sanitaria e ringraziamo il Dottor Lombardo e tutta l’unità di crisi dell’Ospedale di Lodi che con lungimiranza ci ha chiesto di lavorare su questo progetto per assicurare il monitoraggio dei pazienti anche a casa e non direttamente presso le strutture sanitarie, prevedendo che si sarebbe arrivati presto al limite della disponibilità di posti letto.”

“In un momento così difficile per tutto il Paese, è un nostro dovere condividere  il nostro saper creare tecnologia  a supporto della medicina e della salute dell’uomo. Favorire l’assistenza domiciliare tutelando e monitorando la salute del paziente con estrema precisione è l’obiettivo primario di questo progetto di telemedicina” dichiara Fabrizio Bernini, Presidente di Zucchetti Centro Sistemi spa che conta al suo interno una intera divisione dedicata all’area Healthcare. “In questi giorni abbiamo lavorato in modo  trasversale e sinergico tra le varie aziende del gruppo Zucchetti  affinché  si riuscisse a condividere quanto prima soluzioni innovative  a totale sostegno del sistema sanitario nazionale”.

Il progetto è fatto di modo che in una fase successiva si potranno monitorare tutti i malati del territorio prima ancora che si presentino in pronto soccorso e in futuro, anche per altre patologie.