di Fabrizio Paladino
È ricoverato in coma farmacologico nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Perugia l’albanese di 25 anni raggiunto da alcune coltellate all’esterno della discoteca di Città di Castello. Il giovane non sarebbe in pericolo di vita e comunque sulla vicenda sono emersi nuovi e inquietanti particolari.
A cominciare dall’aggressore, un ventitreenne , connazionale del ferito, che attualmente si trova agli arresti domiciliari con l’accusa di tentato omicidio. Durante la perquisizione, all’interno della sua abitazione i militari dell’Arma gli hanno trovato oltre 700 grammi di droga.
La vicenda, come è noto, ha avuto origine all’alba di domenica sul parcheggio della discoteca Formula, quando i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Città di Castello sono intervenuti nel piazzale antistante il locale dove era stata segnalata la presenza di un giovane ferito. Giunti sul posto i militari hanno identificato un 25enne di nazionalità albanese, a quanto pare cuoco in un ristorante tifernate, che presentava inizialmente una profonda ferita all’addome, procuratagli mediante un coltello a scatto, rinvenuto e sequestrato.
Dopo il soccorsi da parte del personale medico giunto dal vicino ospedale, le attività di indagini avviate dai carabinieri e l’identificazione di persone presenti all’accaduto hanno consentito in poche ore di identificare il presunto aggressore, un 23enne, anch’egli domiciliato in vallata, pure lui di origini albanesi, rintracciato nella propria abitazione e sorpreso anche in possesso di oltre 750 grammi di hashish confezionati e stipati all’interno di finte barrette di cioccolato. Il giovane, al termine delle formalità di rito, è stato arrestato e processato per direttissima ieri mattina al tribunale di Perugia, col giudice che ha poi concesso i domiciliari.
Il ferito, dopo essere stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale di Città di Castello, è stato successivamente trasferito a Perugia in prognosi riservata, considerato la gravità delle ferite riportate. Gli accertamenti dei carabinieri – come viene sottolineato in una nota del comando provinciale – sono tuttora in corso al fine di ricostruire esattamente la dinamica dei fatti e il possibile movente, nel caso, individuando potenziali eventuali testimoni che avrebbero assistito all’evento.
Sta di fatto che, secondo una prima ricostruzione, l’albanese di 23 anni – conosciuto pure dai carabinieri biturgensi per alcuni precedenti specifici – avrebbe avuto, tempo addietro, uno screzio con un ragazzo, un connazionale di 20 anni, amico del ferito. È questo che avrebbe provocato la lite nel corso della quale il 25enne cuoco è stato ferito con una coltellata che lo ha raggiunto tra il fegato e il polmone e, a quanto pare, anche con un colpo alla testa.