Furto in una lavanderia a gettoni, denunciati due giovani di 20 anni già noti alla forze dell’ordine. I Carabinieri della compagnia di San Giovanni, continuando senza sosta nel lavoro mirato alla prevenzione e alla repressione dei reati, hanno messo a segno negli ultimi giorni un altro colpo importante contro la cosiddetta "microcriminalità", che ultimamente soprattutto nel Valdarno aretino ha visto diversi episodi contro altrettanti esercizi commerciali di varia natura. I militari, infatti, hanno denunciato nella giornata di giovedì due giovani di circa 20 anni, con precedenti di Polizia alle spalle, che sono stati identificati come responsabili di un furto commesso nella notte di alcuni giorni fa all’interno di una lavanderia a gettoni della zona. I due ragazzi, approfittando dell’assenza oltre che del titolare anche dei clienti, hanno preso di mira l’attività commerciale danneggiandone la porta d’ingresso e scassinando, una volta entrati all’interno del fondo, alcune macchinette a gettoni asportandone il loro contenuto.
Un bottino abbastanza magro, saranno circa 300 gli euro che alla fine verranno trafugati. Allertato il 112, I carabinieri assieme a diverse pattuglie sono poco dopo giunti sul posto per cercare di poter arrestare, immediatamente, i malviventi che però si erano velocemente e furtivamente allontanati nelle buie strade limitrofe facendo perdere le proprie tracce.
Ma solo per poco perché, a fronte di una rapida attività info-investigativa, le stesse forze dell’ordine raccogliendo vari elementi sono riusciti a risalire all’identità dei due ladri che, stavolta nell’immediato, sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo per il reato di furto aggravato. In certi casi, in attesa di una sentenza di un tribunale preposto, le persone sottoposte ad indagini si presumono innocenti.
Come detto la zona del Valdarno aretino non è nuova a tali episodi, basti vedere recentemente quanto accaduto a Montevarchi, con importanti danni e misero bottino all’interno del Caffè Novecento, e nel giro di 10 giorni sono stati "vistati" due punti vendita dell’antico forno Canu sempre di Montevarchi e San Giovanni dove a fronte di pochi spiccioli trovati nei registratori di cassa si sono, purtroppo, dovuti contare tanti danni alle strutture per un totale che, come affermato dal titolare, supererà i settemila euro.
Non solo, nelle scorse settimane a quanto si è appreso alcuni esercizi commerciali della zona Oltrarno di San Giovanni hanno subìto medesima sorte ciononostante, come confermato dalla compagnia dei Carabinieri sangiovannese, certi tipi di reati non sono in aumento rispetto allo scorso anno e a compierli perlopiù sono singoli soggetti, o gruppi di tre persone al massimo, non bande organizzate le cui furtive operazioni sono incentrate non su miseri incassi ma su qualcosa di ben più sostanzioso come, per esempio, le borse portate via lo scorso 10 marzo da un magazzino di Bomba, nel comune di Cavriglia, per un danno complessivo di circa 400 mila Euro.