
Il grande cuore di Arezzo: imprenditori e cittadini uniti, insieme, per (ri)dare un futuro alla scuola dopo il maxi furto. Così sono già arrivati 70 nuovi tablet alle medie del Margaritone, l’istituto che alla vigilia della prima campanella dell’anno scolastico in corso era stata colpita - ma non affondata - da un raid di ladri che avevano saccheggiato la scuola di via Tricca.
Nel bottino del malviventi erano finiti 100 tablet per un valore complessivo di oltre 70mila euro, senza considerare i danni alla struttura. Subito dal giorno dopo il colpo, la scuola si era messa al lavoro per rispondere all’attacco del commando: la preside Virginia Palladino aveva convocato, per il giorno stesso, un consiglio d’istituto straordinario che aveva stanziato 10mila euro, sufficienti però per acquistare appena una ventina di dispositivi.
Nello stesso momento, la dirigente scolastica aveva fatto però appello alla comunità di Arezzo proprio per venire incontro ai ragazzi dell’istituto che da quel momento si erano visti strappare da un gruppo di delinquenti il loro futuro. A distanza di meno di un mese dal fattaccio, la scuola media del Margaritone ha di nuovo a disposizione una settantina di tablet per i suoi ragazzi.
È stato possibile grazie alle donazioni dei genitori del comprensivo e soprattutto grazie all’impegno del gruppo giovani imprenditori di Confindustria Toscana Sud, che hanno donato 7mila euro, e da parte di Butali del gruppo Euronics Arezzo che ha regalato alla scuola ben trenta tablet. "Questa generosità ricevuta è stata per tutti noi, dirigente, insegnanti e famiglie, una dimostrazione del senso di appartenenza alla scuola - ci dice con un filo d’emozione la dirigente Palladino - un istituto che riesce a trasmettere questo senso di attaccamento ha centrato il proprio obiettivo perché dimostra di essere una vera comunità educante. Grazie per averci aiutato a fare la differenza".
I nuovi strumenti 2.0. verranno utilizzati nella didattica dell’istituto: saranno un alleato soprattutto per i più fragili, per facilitare l’apprendimento degli alunni con bisogni educativi speciali, come bambini con disabilità, disturbi di apprendimento e in difficoltà sociali o economiche. Il furto dello scorso settembre aveva infatti messo a repentaglio il progetto "classroom 4.0" con classi digitali, nate per sperimentare una didattica integrata con le nuove tecnologie. Ancora mancano all’appello una trentina di tablet più i notebook anche se - ci rassicura la preside - con la grande prova di generosità dimostrata finora e le donazioni che vanno avanti c’è da ben sperare.
"L’aiuto che ci è stato offerto è prezioso, non solo perché consente di procedere con il lavoro che avevamo programmato per i nostri alunni - conclude la preside Palladino - ma è un forte incoraggiamento ad impegnarsi sempre più per migliorare l’offerta formativa della scuola e rappresenta un forte investimento sulla qualità dell’insegnamento offerto ai nostri attuali alunni e a quelli futuri".