
Polizia in azione
Arezzo, 29 aprile 2022 - «Ci hanno inseguito fino all’auto in quindici, hanno aperto lo sportello e con una chiave di quelle per svitare le ruote mi hanno colpito. Hanno smesso quando mi hanno spaccato la testa, erano soddisfatti. Perché? Avevamo solo comprato dei fiori da un ambulante e li avevamo mandati al tavolo di un gruppo di ragazze. Una era la fidanzata del buttafuori... ».
Bruno La Barbera ha 54 anni, aretino, nonostante i natali in Sicilia, «disabile al cento per cento», spiega mostrando le gambe bendate per via di un brutto diabete e vedovo. E’ reduce da due giorni di ricovero all’Obi del San Donato dove i medici gli hanno diagnosticato un trauma cranico complicato da frattura della teca cranica: 39 giorni di prognosi.
In questura ha denunciato l’aggressione e a ’La Nazione’ spiega una serata di violenza cieca in Corso Italia, la sera del 25 aprile scorso quando, insieme a due amici era andato a bere un drink. «Volevamo entrare nel chiosco ma un ragazzo vestito di scuro, con l’auricolare e fare aggressivo ci ha chiesto il green pass. Non lo avevamo e abbiamo deciso di sederci fuori dove abbiamo ordinato una bottiglia di prosecco.
Quando è arrivato l’ambulante il resto dei soldi era sul tavolo, abbiamo preso dei fiori e gli abbiamo detto di mandarli al tavolo di un gruppo di ragazze che ci hanno ringraziato. Tutto qui, io sono un galantuomo, mica un lupo». Dopo mezz’ora, intorno alle 22.30 i tre amici se ne vanno. «E’ stato allora che una delle ragazze mi ha detto ’guarda che quello è il mio fidanzato’. Ma noi abbiamo tirato dritto verso il parcheggio Eden, nel frattempo lo stesso buttafuori mi si è avvicinato dicendo ’tu non sai chi sono io’.
Abbiamo deciso di lasciar perdere ma nel frattempo qualcuno ha chiesto i rinforzi». Una volta all’auto gli amici raccontano di essere stati circondati da un gruppo di 15 uomini. «Siamo saliti in macchina ma mentre stavamo partendo mi hanno aperto lo sportello e un uomo (che l’aggredito indica alla polizia, ndr) mi ha colpito in testa con una chiave telescopica che è poi caduta nell’abitacolo (e che sarà poi consegnata alla Volante)».
Quando Bruno scende dall’auto racconta di essere stato colpito altre volte ma da dietro senza poter vedere chi fosse... «E’ sceso anche il mio amico e mi è venuto in aiuto. Se non ci fosse stato lui sarei morto». Gli amici lo portano in ospedale e avvertono una Volante che sta transitando in zona. Ieri la denuncia formalizzata in questura e un nuovo ricovero in ospedale.
Adesso le indagini sono affidate alla squadra mobile che, nelle prossime ore, ricostruirà l’episodio anche attraverso eventuali telecamere e testimonianze per capire cos’è accaduto e individuare gli eventuali responsabili di una brutta pagina di movida. E non tra ragazzini.