Cinque quintali di coca tra gli attrezzi da lavoro Arrestato il maldestro autista del carico

Viaggiava sul furgone con un lampeggiante giallo: bloccato da Stradale e Finanza. Il più grosso sequestro della storia aretina

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di Gaia Papi

Fiume di cocaina in A1. La Guardia di Finanza e la polizia stradale intercettano un albanese con più di quattro quintali di polvere bianca. Un sequestro record, come non se ne ricordano sul nostro territorio, la cui vendita sarebbe fruttata 45 milioni di euro. E invece fiamme gialle e polstrada ne hanno bloccato il traffico, inferendo una durissima stangata al mercato della droga.

E’ successo in A1, tratto della superstrada costantemente sotto il controllo della Sottosezione di Battifolle, nel tardo pomeriggio di martedì, dove è stato beccato ed arrestato l’albanese, incensurato, regolarmente residente in Italia. Un volto nuovissimo e per questo messo alla guida di un ’impero’.

Un corriere della droga maldestro che, pur con la responsabilità di un carico estremamente importante, invece di far di tutto per passare inosservato, ha incasellato una serie di comportamenti che non potevano che attirare l’attenzione su di lui. L’uomo, infatti, viaggiava in Autostrada a bordo di un autocarro guidando a zig-zag, non mantenendo la destra. E come se non bastasse aveva sul cruscotto un lampeggiante giallo. Inevitabile che i riflettori si siano accesi su di lui, soprattutto di una pattuglia della Polstrada. Il mezzo è stato quindi fermato non lontano dal casello di Arezzo, e l’autista accompagnato negli uffici di Battifolle, dove è stato identificato come un 38enne, originario del Paese delle Aquile, ma residente in provincia di Firenze. Se poi avesse voluto far cadere i sospetti non c’è riuscito nemmeno durante i controlli. L’uomo infatti era molto agitato ed insofferente. Riscontrando l’ infondatezza del lampeggiante di giallo sul cruscotto, come se il veicolo fosse utilizzato per attività di cantiere, gli operatori della Polizia Stradale hanno richiesto l’intervento della Guardia di Finanza per approfondire le verifiche relative all’attività economica svolta dall’uomo, titolare di due ditte edili.

Il controllo è poi proseguito al vano di carico che risultava apparentemente stracolmo di attrezzi da muratore, ma, una volta rimossi i primi strumenti, evidentemente messi a copertura, il pianale è risultato letteralmente ricoperto di panetti di cocaina purissima: ben 400, per un peso lordo di 476 chilogrammi. Un maxi sequestro, il più ingente mai effettuato ad Arezzo, la vendita della sostanza stupefacente avrebbe potuto fruttare sul mercato dello spaccio oltre 45 milioni di euro. Dato il quantitativo, non si esclude che la droga fosse destinata ad un mercato più ampio. Il 38enne è stato quindi arrestato per traffico di sostanze stupefacenti: è in carcere in attesa della convalida.