
AREZZO
Un’altra casa famiglia chiusa. Domenica scorsa la polizia municipale ha eseguito un sopralluogo all’interno di una struttura in città che ospitava cinque anziani, scoprendo che due di loro non erano autosufficienti. Fatto, questo, che viene meno ad una legge regionale, la 41 del 24 febbraio 2005, secondo la quale una casa famiglia non può ospitare persone non autosufficienti. "Purtroppo la legge regionale che esclude case famiglia anche per anziani non autosufficienti crea sempre più problemi e criticità, speriamo che anche la Toscana apra a soluzioni che diano più peso alla sostanza che alla forma di una burocrazia poco comprensibile", aveva commentato la vicesindaco Lucia Tanti lo scorso anno quando una medesima chiusura interessò una casa famiglia in zona Giotto. Da parte della municipale è scattata quindi l’immediata sanzione, a cui ha poi fatto seguito l’ordinanza di chiusura da parte del servizio ambiente, clima e protezione civile del Comune: "In assenza di specifica autorizzazione al funzionamento, siamo in presenza di una situazione di pericolo per gli ospiti della struttura in quanto privi dei necessari requisiti di assistenza socio-sanitaria e si ritiene necessario procedere alla chiusura", spiega l’ordinanza. La presenza di non autosufficienti impone più personale. In corso le verifiche per trovare una nuova sede agli anziani che erano ospiti della struttura.
Non è la prima volta che la legge regionale viene disattesa. Con questa, sono tre le chiusure imposte da inizio anno. La prima il 22 febbraio, la seconda il 13 marzo. In questi casi la polizia municipale è intervenuta non solo per la presenza di persone non autosufficienti, ma anche per l’eccessivo numero di ospiti presenti.