SILVIA BARDI
Cronaca

Chitarre e strumenti rubati ai Negrita. Appello per ritrovarli

Su Facebook l'appello ai fans: "Aiutateci a ritrovarle". Sparite le chitarre d Drigo, Pau e Mac Petricih fra cui un pezzo prezioso fatto a mano in Argentina. "I ladri non ci fermano, pronti a Sanremo"

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Arezzo, 27 dicembre 2018 - «Mi hanno rubato le chitarre». Un grido di disperazione quello che Drigo Salvi dei Negrita pubblica su facebook. La brutta sorpresa che non ti aspetteresti mai nella notte di Natale, non trovare più la tua «compagna» di viaggio e di vita. Sì perché per un artista la chitarra è l’amica più fedele, averne un’altra non è la stessa cosa. Te la scegli, ti accompagna, suona sulle tue stesse corde. E di chitarre ne sono sparite ben cinque, anche una personale di Cesare Mac Petricich, tutte rubate dallo studio di registrazione della band alle porte di Arezzo. I ladri sono entrati in azione nella notte tra il 24 e il 25 dicembre, praticamente durante la pausa delle feste, visto che i Negrita qui stanno lavorando al nuovo album che uscirà dopo la partecipazione al festival di Sanremo.  Hanno rubato  due chitarre  a Drigo Negrita Salvi, una a Pau e due a Mac Petricich,  la Teleglitter e la Les Paul sunburst.  Tra le altre cose un amplificatore da basso e due mini amp pignose. 

«Mi hanno consigliato tutti di pubblicare le foto sul web in modo che chi va ad acquistare ai mercatini dell’usato o chi dovesse avere occasione di comprarle le possa riconoscere» ci spiega Drigo che si è subito messo in moto per tentare di recuperarle. Si tratta di una Martin OM21 con sistema di amplificazione Fishman e di Gtr classica artigianale argentina della bottega Antigua Casa Nunez, firmata a mano dal costruttore. «Questa è un modello molto particolare degli anni Sessanta, intarsiata, con due feritoie a forma di f come quelle che si vedono sulle tavole armoniche dei violini. Ha un esemplare gemello che per fortuna ho ancora - continua il chitarrista - mi dicono che postare le foto insieme a qualche dettaglio potrebbe aiutare».

Ancora non si sa il raid natalizio sia stato compiuto da ladri occasionali o da professionisti, magari su commissione. Ma intanto gli amici della band si stanno muovendo sul web e c’è anche chi propone una raccolta fondi per alla band di ricomprare gli strumenti: «Basta un euro a testa» si legge. «Ma questo furto non ci fermerà - fa sapere Drigo - anche se è come ci avessero portato via un arto. E’ un periodo di grande fermento per noi, stiamo lavorando per Sanremo dove porteremo la canzone ‘I ragazzi stanno bene’ e subito dopo uscirà il nostro nuovo disco e partiremo per il tour».

Un ritorno all’Ariston dopo tredici anni e solo grazie a Baglioni: «Eravamo più giovani, ci pensammo molto prima di partecipare, eravamo una band rock, ma Sanremo lo vedevamo sin da bambini e azzardammo questa esperienza. Per noi viaggiatori ed esploratori questo viaggio fu seducente. E pensare che avevamo in canna la canzone ‘Magnolia’ che diventò una hit, e invece portammo un brano ‘Tonight’ che non abbiamo più suonato e nessuno ricorda più. E così dopo quel Sanremo dicemmo basta. Ma ora c’è Baglioni, un collega, un musicista, un addetto ai lavori, un grande artista che ha trasformato il festival in qualcosa di molto interessante. L’invito ci ha trovato pronti e abbiamo proprio voglia di ripresentarci all’Ariston».