
Chimet
Arezzo, 9 gennaio 2020 - Chimet, respinto anche il ricorso civile contro il proprietario dell'azienda Sergio Squarcialupi. E' la stessa azienda a renderlo noto. La sentenza è stata pubblicata il 7 gennaio: ed è la sentenza con la quale la Corte di Appello di Firenze ha rigettato le domande di risarcimento danni proposte da Alfredo Landucci e Daniele Scortecci nei confronti dell'imprenditore in relazione ai fatti legati al processo per i contestati reati ambientali che ebbe avvio nel 2008. La Corte di Cassazione, in quel caso con una sentenza dell'aprile 2017, aveva annullato la sentenza di condanna di Sergio Squarcialupi emessa dalla Corte di Appello di Firenze nel maggio 2015: ma al tempo aveva disposto il rinvio alla Corte d'Appello per la decisione sulle conseguenze civili relative alla richiesta di risarcimento danni formulata dalle parti civili. Ed era stato proprio in seguito a questo passaggio che le parti civili avevano ripreso in mano il giudizio e chiesto un risarcimento per due milioni e mezzo di euro. La Corte, entrando nel merito delle contestazioni rivolte a Sergio Squarcialupi, ha ritenuto, spiega l'azienda, che le circostanze di fatto accertate nel corso del giudizio fossero "sufficienti per escludere non soltanto il dolo, ma anche la negligenza colposa del convenuto Squarcialupi, il quale ha agito nella ragionevole convinzione della legittimità delle autorizzazioni che gli sono state rilasciate e, pertanto, della liceità delle attività di incenerimento dei rifiuti da lui svolta a partire dal 1998." Morale? Secondo i rappresentanti dell'azienda "la pronuncia costituisce l'ennesima e finale riprova che tutto quanto messo in scena all'alba del 20 febbraio 2008 sia stata una enorme bolla di sapone che alla fine si è sgonfiata, come Chimet ha sempre sostenuto. In tutti questi anni, solo la tenacia della famiglia Squarcialupi, supportata da tutta la struttura dell'azienda, ha reso possibile la continuazione dell'attività, nonostante l'impatto, economico e di d'immagine, determinato da quella iniziativa: ci sono voluti anni per ricostruire una reputazione che consente a Chimet di essere leader a livello mondiale del settore".