Centrodestra: partiti al contrattacco Tagliando alle giunte, Arezzo al via

La nuova linea dal vertice tra Fdi, Lega e Fi. Sotto la lente, oltre Palazzo Cavallo, Cortona e Montevarchi . Da gennaio riunioni con sindaci, assessori e gruppi consiliari per una verifica sulle squadre. Ipotesi rimpasti

Migration

di Lucia Bigozzi

Arezzo, Cortona e Montevarchi sotto la lente di ingrandimento. Il centrodestra mette a punto la road map di gennaio: verifiche sui Comuni amministrati, sopra i quindicimila abitanti. E’ il metodo e il percorso da qui alle prossime tornate elettorali (tra il 2024 e il 2025), sancito nel vertice della coalizione alla vigilia di Natale.

Da lì è uscito più di un elemento sulla necessità di rilanciare la centralità dei partiti rispetto alle liste civiche, riaffermando il peso elettorale, anche alla luce delle politiche di fine settembre. Un quadro mutato a livello nazionale che non può non riverberare i suoi effetti nei governi locali, anche se il "faro" è e resta una verifica politico-programmatica dell’azione amministrativa su temi centrali per le comunità. In altre parole, da gennaio la coalizione apre un ragionamento a 360 gradi sui Comuni più grandi per capire se gli assetti di giunta e la traduzione dei programmi in atti concreti, girano a pieno regime o se, invece, c’è bisogno di dare una "registrata" al motore per arrivare con la massima potenza al traguardo del mandato, capitalizzando il consenso degli elettori. Rimpasti alle viste?

Non necessariamente ma l’idea è sul tavolo. "Valuteremo di volta in volta e sui singoli comuni incontrando sindaci, assessori e gruppi consiliari". C’è un punto fermo: "Non si tratta di mettere in discussione i sindaci, semmai di capire se ciò su cui gli elettori ci hanno premiato sta accadendo" dice un esponente del centrodestra al tavolo del vertice di Natale e ora al lavoro sulla road map di gennaio. Chiaro che la batosta della Provincia, ha accelerato un percorso ma sopratutto ha ricompattato i partiti su come agire d’ora in poi.

La parola chiave è: unità. Il bollettino ai naviganti contiene un messaggio: "Chi ha tradito non sta nei partiti che hanno fatto muro sulla candidatura Chiassai". Passaggio che racconta una certa insofferenza verso il fronte "liquido" dei civici che "non sono irregimentabili in nessuno schema e dunque, si muovono in maniera autonoma. Questo vale per ogni schieramento", è l’avvertenza dai ranghi del centrodestra.

Le verifiche scatteranno dopo la Befana e investiranno anche Arezzo con la giunta Ghinelli "chiamata al tagliando" dai partiti. Un check up politico-programmatico per misurare l’efficacia dell’azione di governo e, se del caso, inserire "eventuali modifiche che ne consolidino assetto e programma. E’ un lavoro a costruire, non a smontare", si riflette nel centrodestra.

Su metodo e percorso si innesta, fin d’ora, il lavoro sul candidato sindaco nel dopo Ghinelli (2025).

Dossier Cortona: qui l’obiettivo di FdI, Lega e Fi è "presentare al sindaco una proposta" cercando di superare "le incomprensibili rigidità di Meoni", è il ragionamento. Se Ghinelli è a fine mandato, sul tavolo di Meoni nel 2024 c’è la ricandidatura. E la verifica del centrodestra non prescinde da questa opzione.