Centrodestra, binario caldo. Medioetruria scatena il duello con la Lega. Nisini: "Sempre Rigutino"

Il caso Creti spacca la coalizione. Tanti: "Primarie per scegliere i candidati migliori". La parlamentare attacca: "La partita non è persa. La mia storia parla per me".

Centrodestra, binario caldo. Medioetruria scatena il duello con la Lega. Nisini: "Sempre Rigutino"

Centrodestra, binario caldo. Medioetruria scatena il duello con la Lega. Nisini: "Sempre Rigutino"

"Gli attacchi probabilmente servono ai miei detrattori per nascondere il loro vero immobilismo. Chi mi attacca oggi non l’ho mai sentito spendere una parola a favore di Rigutino". Va al contrattacco Tiziana Nisini, parlamentare della Lega finita nel mirino di Fratelli d’Italia e non solo, nell’infuocata partita su Medioetruria. La dimensione dello scontro dentro il centrodestra, viene a galla in maniera evidente sulla scelta della stazione a Creti, indicata da Rfi al tavolo tecnico. Ma ad Arezzo la "soluzione" romana scatena un putiferio, con il fuoco di fila di FdI sulla Lega nell’uno-due di Macrì e Lucacci, ma anche nelle parole taglienti della vicesindaco Lucia Tanti che arriva perfino a proporre primarie per la scelta dei parlamentari. Chiaro anche se non diretto, il riferimento a Nisini. "Credo ci si debba impegnare molto per evitare la stazione Medioetruria a Creti utilizzando tutti gli spazi politici necessari. Il sindaco ed io continueremo su questa strada senza fare grancassa. Al tempo stesso,questa situazione potrebbe essere da lezione perchè si possano utilizzare le primarie per individuare i parlamentari del territorio, magari non sarebbero cambiati, ma avrebbero certamente dovuto prendere impegni più precisi che avrebbero reso più forti anche a loro".

Nisini carica la sua artiglieria e ribatte: "Sono sempre stata in contatto con il ministero e con il presidente Giani. E questo sempre prima di ogni convocazione del tavolo tecnico, perché di tavolo tecnico si tratta". Per la deputata del Carroccio "la battaglia per Rigutino non si vince con una giornalata o un’intervista e ad oggi la partita non è chiusa. Le battaglie politiche di giocano lavorando sul serio non facendo sparate ai congressi". Le fa eco il leader regionale Luca Baroncini che in una nota congiunta con il segretario provinciale Gianfranco Vecchi rilancia: "La realizzazione della stazione in provincia di Arezzo è molto difficile. Una speranza c’è ed è una voce unica pro Rigutino. Non c’è alcuna decisione presa. Contano i dati tecnici più della politica. Ma la politica da oggi si coalizzi con Nisini anzichè attaccarla, supportando la sua e nostra battaglia per Rigutino e per Arezzo".

Coglie la palla al balzo il sindaco Alessandro Ghinelli che pianta subito il paletto: "Se questa posizione fosse emersa qualche mese, o settimana fa, sarebbe stato meglio, ma io guardo sempre al bicchiere mezzo pieno: va bene così. Da oggi in poi sappiamo che la Lega Toscana, tutta, è per Rigutino. Questo significa che una volta accertato che l’indicazione emersa dal tavolo tecnico è evidentemente errata, l’indicazione potrà e dovrà essere recuperata a livello politico".

Da Medioetruria al caso Cortona. Nisini replica a FdI: "Mi sono impegnata per trovare una sintesi con gli alleati e il sindaco uscente così come ho fatto ad Arezzo nel 2020. Non deve essere solo un gioco di poltrone, ma è indispensabile lavorare tutti insieme per trovare la soluzione migliore per i cittadini e non per i politici di turno". Poi passa in rassegna l’impegno per Arezzo: dalla questione case popolari alle "occupazioni abusive, nessuno aveva mai fatto nulla e c’erano utenti che avevano creato una morosità altissima ai danni del Comune. Ci voleva una non aretina per risolvere il problema annoso dell’Amianto in Via Malpighi mettendo in sicurezza cento famiglie".

Resta tuttavia lo strappo dentro il centrodestra. E per ricucire la tela, sarà necessario salire sul treno Medioetruria.

Lucia Bigozzi