Celebrazione con le uniformi naziste Gli organizzatori battono in ritirata

A Castiglion Fibocchi si doveva rievocare il passaggio del fronte nei giorni di un eccidio del 1944. Parla Manlorenzo Corsini: "Polemiche strumentali: ci sarebbero stati anche gli inglesi. Ma è meglio fermarsi"

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di Federico D’Ascoli

"Non c’è nessun intento nostalgico, volevamo solo rappresentare il passaggio del fronte nelle piazze di Castiglion Fibocchi: figuranti che rappresentassero militari tedeschi e militari inglesi tra ospedali da campo e accampamenti in maniera più realistica possibile. Leggo polemiche strumentali e del tutto fuori luogo: non abbiamo niente da nascondere ma così è meglio fermarsi, ma lo deciderò insieme alla mia associazione".

Manlorenzo Corsini è il presidente dell’associazione di promozione sociale Fronte Italiano 1945 il cui logo campeggia in un volantino in mezzo all’emblema del Comune di Castiglion Fibocchi e della Provincia di Arezzo (che hanno negato di aver concesso qualsiasi forma di appoggio o patrocinio).

Il volantino annuncia una manifestazione dal titolo "Passaggio del fronte - Molto più di un ricordo" sabato 9 e domenica 10 luglio. È soprattutto la presenza di un’altra associazione che si chiama Ultimo fronte 1945 e che ricostruisce attraverso costumi e armi i reparti nazisti ha suscitato una rovente polemica sui social e la reazione di Vincenzo Ceccarelli e Lucia De Robertis, pronti a portare la questione in consiglio regionale.

Corsini, come il sindaco castiglionese Marco Ermini e la presidente della Provincia Chiassai, ha ricevuto la visita della Digos guidata da Marco Nottebella, che ha voluto vederci chiaro sulla vicenda. Gli organizzatori avrebbero dovuto comunicare almeno tre giorni prima alla questura le modalità operative, quindi nessun problema procedurale. Le indagini degli uomini della polizia hanno anche appurato che non ci sono rischi di tensioni estremistiche da affrontare. Più semplicemente l’opportunità e il rispetto di non far sfilare uniformi naziste nei giorni che precedono la commemorazione della strage della Fontaccia, località a due passi da Castiglion Fibocchi, l’11 luglio 1944.

L’associazione Fronte italiano 1945, nata un paio d’anni fa a Castiglion Fibocchi è composta da una trentina di soci e ricostruisce storicamente, anche attraverso recupero di reperti e visite nelle scuole, il periodo della Seconda guerra mondiale.

"Siamo apartitici e mai ci sogneremmo di inneggiare a una dittatura sanguinosa – riprende Corsini – nessun intento nostalgico: molti di noi hanno subito gravissime perdite familiari in quel periodo storico per mano tedesca. Avremmo fatto anche un omaggio al monumento che ricorda la strage, ma ovviamente avremmo portato solo figuranti, che sono praticamente dei professionisti, con indosso la divisa delle truppe alleate".

Sul patrocinio che né Comune né Provincia hanno concesso all’iniziativa Corsini prova a spiegare: "Credevamo che il patrocinio concesso all’associazione quando ci siamo costituiti valesse per ogni nostra iniziativa, così ci avevano detto" conclude il presidente di Fronte Italiano 1945 Manlorenzo Corsini.