"Questo correttivo non risolve le criticità del Codice appalti che da tempo Ance segnala rispetto a un adeguato riconoscimento dei maggiori costi sostenuti dall’impresa che esegue un appalto". A dirlo il presidente di Ance Toscana, Rossano Massai che ha inviato una lettera ai parlamentari toscani. "Il meccanismo automatico di revisione prezzi previsto – spiega Massai – non lascia margini significativi di recupero dell’aumento dei costi subiti e non contemplati nel bando di gara, cosi come la mancata proroga al 2025 delle misure di ristoro previste dal Dl Aiuti rischia di far fermare i cantieri avviati prima della pandemia e ancora in corso, appaltati con prezzi di materiali inferiori anche del 30 % rispetto agli attuali. Ci preoccupa l’assenza di una strategia di investimento del settore che a oggi sembra essere legata soltanto al Pnrr, in esaurimento di qui al 2026. Non si può continuare a far sostenere alle imprese incolpevoli aumenti dovuti a situazioni imprevedibili ed esogene. Senza adeguate risorse le aziende, già alle prese con i ritardi dei pagamenti della pubblica amministrazione, non possono far altro che fermare i cantieri, penalizzando lo sviluppo infrastrutturale del Paese e delle scadenze del Pnrr".
Cronaca"Caro materiali, senza norme. Cantieri a rischio stop"