GAIA PAPI
Cronaca

Caritas, richieste di aiuto in aumento. Oltre 9mila contatti in un anno: "Diamo dignità alle persone"

Don Fabrizio Vantini: "Ogni giorno salviamo una casa, paghiamo una bolletta, garantiamo un pasto". Tra le 2105 persone prese in carico nel 2023 la maggioranza è italiana e donna, il 35% con figli minori. .

Le mense hanno distribuito 23.328 pasti a 140 persone registrate ma gli accessi reali sono ben più numerosi

Le mense hanno distribuito 23.328 pasti a 140 persone registrate ma gli accessi reali sono ben più numerosi

di Gaia PapiAREZZO"Sono aumentati gli aretini che si rivolgono alla Caritas. Famiglie normali, con un lavoro o una pensione, che non riescono più a far fronte a bollette, affitti, beni essenziali". È una voce ferma e insieme preoccupata quella di don Fabrizio Vantini, direttore della Caritas diocesana di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. "Aiutiamo ogni giorno a salvare una casa, a pagare una bolletta, a garantire un pasto caldo. E dietro ogni richiesta c’è una storia che chiede dignità, non assistenzialismo". Dai dati del rapporto annuale 2023 sulla povertà emerge come nel corso dell’anno, sono state 2.105 le persone prese in carico dai servizi Caritas, ma i contatti totali – visivi o telefonici – hanno raggiunto quota 9.203. L’identikit della povertà locale è complesso: il 33% degli utenti è italiano, seguito da cittadini marocchini (13,2%), rumeni (9,8%), albanesi, bengalesi e nigeriani. Il 55,4% è donna, quasi la metà coniugata, e il 35,7% con figli minori, per un totale di 1.947 minori sostenuti (tra bambini e giovani adulti a carico). "Il progetto "Aiuta la mia casa" – spiega don Fabrizio – è uno dei volti concreti di questa rete di solidarietà: sosteniamo affitti, bollette, spese quotidiane. Ogni euro serve a difendere una stabilità che oggi è fragile per molti". Il progetto SIF ha fornito prodotti per l’infanzia a 125 famiglie con 128 bambini, erogando 16.752 euro in sostegni economici e aiuti alimentari per 98 nuclei familiari. Le difficoltà non sono solo economiche. Il 61,1% degli utenti è disoccupato o inoccupato, ma quasi il 20% lavora e non riesce comunque a sostenersi. Anche il 7,6% dei pensionati ha chiesto aiuto. E il 60,6% vive in affitto: segno della vulnerabilità abitativa diffusa.Le problematiche emerse nel 2023 sono 3.142, in media più di una a persona: povertà economica (64%), problemi lavorativi (10,7%), abitativi (6%), familiari, sanitari, migratori. Ogni giorno, Caritas interviene anche sul fronte alimentare. Le mense hanno distribuito 23.328 pasti a 140 persone registrate (90 al giorno tra pranzo e cena), ma gli accessi reali sono ben più numerosi. La rete ha recuperato 18.474 kg di prodotti freschi destinati allo smaltimento e 10.285 kg da collette alimentari. Gli ambulatori hanno garantito 433 visite mediche, e i centri d’accoglienza hanno ospitato 68 persone nella Casa San Vincenzo, 34 tra adulti e minori a Casa Santa Luisa, 29 nel servizio invernale. A questi si aggiungono 80 profughi accolti, di cui 44 nuovi inserimenti. "Dietro ogni intervento c’è un volontario, una rete di persone che ascoltano, orientano, accompagnano. Sono loro la nostra forza silenziosa. Senza, non potremmo nulla", conclude don Fabrizio.E con il sostegno dell’8 per mille, i progetti non solo resistono, ma cercano di ricucire la speranza, un bisogno che cresce, come la povertà.