Carico di tabacco in fumo. Sequestrate 10 tonnellate. Evasione da oltre 1 milione dietro al blitz della Finanza

La sorpresa trovata dentro cento scatoloni caricati su un camion. Prodotto classificato come grezzo, invece era lavorato e raffinato. Trasporto da una società croata a un’azienda che ha sede in città.

Carico di tabacco in fumo. Sequestrate 10 tonnellate. Evasione da oltre 1 milione dietro al blitz della Finanza

Carico di tabacco in fumo. Sequestrate 10 tonnellate. Evasione da oltre 1 milione dietro al blitz della Finanza

di Gaia Papi

AREZZO

Dieci tonnellate di tabacco lavorato estero di contrabbando. E’ quanto hanno scoperto e sequestrato i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Arezzo, durante un posto di controllo effettuato nel territorio di Civitella in Val di Chiana. Un maxi sequestro che ha portato alla luce anche una evasione di accise pari a 1,5 milioni di euro. Tutto è partito da un normale controllo economico del territorio con l’obiettivo di repimere traffici illeciti. Fermato un autoarticolato - con targa straniera e con alla guida l’autista di nazionalistà slovena - le Fiamme Gialle, hanno sommariamente verificato il carico trasportato scoprendo 10 tonnellate di merce.

All’interno 100 scatoloni contenenti tabacco, formalmente qualificato come "cascame di tabacco grezzo", vale a dire residui delle foglie di tabacco, prodotto che risultava venduto da una società croata ed era destinato ad una società con sede legale nella provincia di Arezzo. Esaminando in dettaglio i documenti internazionali di accompagnamento e confrontandoli con un attento esame visuale della tipologia di tabacco effettivamente trasportato, gli uomini della Guardia di Finanza hanno notato una sostanziale difformità tra la descrizione merceologica dichiarata e il tipo di tabacco effettivamente a bordo dell’autoarticolato.

Il tabacco non era infatti qualificabile come "cascame di tabacco grezzo" ma si trattava evidentemente di "cascame di tabacco lavorato", al punto da dover essere qualificato come prodotto "fumabile" e, quindi, sottoposto ad imposta di consumo. Una tassa per un importo di circa 1,5 milioni di euro. E proprio per evitare il pagamento delle imposte, secondo i finanzieri, era stata modificata la catalogazione merceologica. I legali rappresentanti della società fondatrice e di quella acquirente sono stati quindi denunciati anche per contrabbando di tabacchi lavorati esteri e circostanze aggravanti del delitto di contrabbando di tabacchi lavorati esteri.

Il carico è stato quindi sottoposto a sequestro, in attesa di definitivi esami merceologici specialistici, da parte del "laboratorio fumo" dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Roma, specializzato in materia, il cui esito, dopo alcuni giorni, ha confermato la qualificazione merceologica individuata in prima battuta dai finanzieri (cascame di tabacco lavorato) e l’assoggettamento a tassazione del prodotto sequestrato, per oltre 1,5 milioni di euro di accise.

L’operazione condotta nel territorio di Civitella in Val di Chiana che testimonia l’impegno della Guardia di Finanza nel contrasto ai traffici illeciti in genere e, nel caso specifico, al complesso fenomeno del contrabbando di "tabacchi lavorati esteri", in grado di generare una sottrazione di ingenti risorse all’erario e di ledere gli interessi finanziari dello Stato e dell’Unione Europea.