GAIA PAPI
Cronaca

Cardinali: "Sì alla tecnologia Ma servono esperti sul posto"

L’ex ingenere capo della Provincia: "Importanti anche i prelievi di materiale". Negli ultimi decenni eseguiti lavori di risanamento su fiumi e infrastrutture

AREZZO

"Sicuramente il sistema di monitoraggio di ponti e viadotti annunciato dalla Provincia di Arezzo è una iniziativa necessaria e virtuosa alla luce delle recenti norme, pubblicate dopo i fenomeni di collasso improvviso di opere d’arte negli ultimi anni. La Provincia di Arezzo vanta una significativa tradizione in questo settore" spiega Giovanni Cardinali, per 26 anni capo ingegnere della Provincia.

"Nel corso degli ultimi decenni numerosi sono stati gli interventi di risanamento che hanno interessato ponti riguardanti l’Arno, il Canale Maestro della Chiana e atri corsi d’acqua. Ricordo che l’attuale Ponte a Chiani è il risultato di una demolizione di un vecchio ponte irrecuperabile e successiva ricostruzione con una nuova opera". Cardinali si sofferma su un passaggio: "Fondamentale è stata nel passato la circolare dell’allora ministero dei lavori pubblici dopo il crollo del ponte di Ariccia del gennaio 1967, che provocò morti e feriti. La circolare, oggi superata da norme più severe e aggiornate ai sistemi di monitoraggio strumentale, dava molta importanza all’ispezione visiva periodica e definiva frequenza e tipo di ispezioni, individuazione di competenze e responsabilità, qualifica degli ispettori, obbligo di produrre documentazione sulle ispezioni, tenuta di un registro delle ispezioni. Le ispezioni visive periodiche sono tuttora obbligatorie e devono essere effettuate in modo rigoroso e a intervalli regolari su tutti gli elementi di ogni opera d’arte infrastrutturale. A queste si associano il monitoraggio in continua, ad acquisizione automatica e gestione dei dati da postazione remota, prove o indagini dirette con prelievi di materiale da analizzare, o prove indirette tramite verifiche ultrasoniche e lettura dati da sensori inseriti nelle componenti strutturali" continua Cardinali. E su cosa si può migliorare, l’ex ingegnere capo della Provincia chiosa: "Mentre ritengo che Anas e Province hanno costituito staff tecnici (in dotazione o in appalto di servizi) molto affidabili per operare in questo settore, dubito sulla capacità di monitoraggio dei piccoli e medi comuni che pure hanno un patrimonio di ponti e viadotti da tenere sotto controllo".

Ga.P.