ANGELA BALDI
Cronaca

Capodanno, salta anche l'ultimo veglione

Non si farà la cena all'Equestrian. Rabbia dei gestori delle discoteche: "Settore vicino al fallimento"

lanini

Arezzo, 30 dicembre 2021 - Niente Gran Galà di Capodanno, la cena col catering di Tonino all’Equestrian Centre di San Zeno. E’ stato annullato e si unisce alla lunga lista degli eventi saltati del 31 dicembre in un momento falcidiato dai contagi e dall’allarmismo generale. Una cena di gala che tecnicamente non era stata cancellata dall’ultimo decreto festività del Governo, ma che gli organizzatori hanno lo stesso deciso di non fare. “Abbiamo annullato la cena all’Equestrian perche non si può ballare e nemmeno mettere musica di sottofondo e non volevamo snaturare l’evento nato per festeggiare – dice Tito Ghezzi l’organizzatore – vista la situazione generale viene meno il bel clima di festa per cui era pensato l’evento. Ci fermiamo per il gran galà così come annullati sono anche tutti gli eventi che erano in programma nelle discoteche”. Nessuno dei titolari di sale da ballo in sostanza si riciclerà ristoratore per il cenone del 31.

Un coro di no alle cene in musica seduti al tavolo, escamotage usato invece nel precedente stop ai balli. “Non faremo nessuna cena non è il clima giusto – dice Giuseppe Muscinelli dello Scorpione di Sansepolcro - Non sappiamo nemmeno se si potrebbe effettivamente fare, in passato era specificata la possibilità di cenare, e in ogni caso non abbiamo fiducia nel fatto che la gente abbia voglia di venire”.

“Oggi i locali con codice Ateco prevalente “Discoteche o locale da ballo” non possono aprire in nessuna forma – dice Stefano Lanini presidente provinciale Silb il sindacato locali da ballo e titolare del River Piper - La cena si può fare se si ha il codice Ateco prevalente ristorante, senza ballo o spettacolo, ma con musica ambiente. Perciò il River sarà chiuso. Siamo giunti all’ultimo atto prima del fallimento di un intero settore che occupa in Italia circa 200.000 addetti e conta oltre 3.000 imprese sopravvissute alla schizofrenica gestione della crisi pandemica degli ultimi due anni dei nostri governanti. Fino al 31 gennaio discoteche, club, sale da ballo e tutta la filiera dell'Intrattenimento saranno costretti alla chiusura dal Decreto arrivato a poche ore dal Natale. Tutti gli sforzi delle nostre imprese per riaprire sono stati vani, la programmazione cancellata senza preavviso. Siamo profondamente delusi dalle scelte del Governo, incapace di programmare strategie e sordo al confronto con le associazioni di categoria. Il risarcimento dovrà inoltre essere elargito in modo semplice e rapido. È grave che il Governo, da una parte, sproni la campagna vaccinale mentre dall’altra, sostenendo la chiusura delle discoteche, metta in dubbio l’efficacia di vaccini e tamponi”.