Caos ghiaccio, cadute e fratture al pronto soccorso: zona per zona la mattina a ostacoli

Ospedale, casentinese, zona Giotto, Setteponti: e poi la chiusura di Montione e quella di via Piaggia del Murello. La realtà sotto zero scoperta stamani da tanti automobilisti e pedoni

Ghiaccio sulle strade (foto di repertorio)

Ghiaccio sulle strade (foto di repertorio)

Arezzo, 11 gennaio 2019 - Cronache dalla città sotto ghiaccio. E' andata a letto con qualche fiocco di neve vago, almeno per chi non vive a ridosso di Battifolle o Viciomaggio o Subbiano dove invece la nevicata di mezzanotte era robusta, e si è svegliata su una lastra infinita.

PRONTO SOCCORSO. Cadute e fratture: almeno in quattro finiscono al pronto soccorso perché traditi dalle lastre di ghiaccio. Un uomo di 68 anni è caduto in bicicleta davanti all' ex Ipercoop, battento la testa: ha riportato un trauma cranico. In via Fiorentina, davanti al professionale Margaritone, un insegnante è scivolato ferendosi lievemente. Altra caduta rovinosa al parcheggio ex Cadorna: un sessantenne è rimasto malconcio, anche lui al pronto soccorso. Caduta invine a Ponticino di un settantenne caduto lungo la strada.

ZONA OSPEDALE. E' l'area dalla quale arrivano le maggiori segnalazioni. Ghiaccio sullo stradone di Pescaiola, ghiaccio in via Nenni, ghiaccio a ridosso del polo sanitario, con problemi in particolare per quanti la mattina avevano prenotato le analisi presto e quindi si sono ritrovati in strada nel momento più difficile.

VIALE SANTA MARGHERITA. La Casentinese ha una capacità più unica che rara di andare sotto. Succede con la pioggia, quando l'arteria viene allagata e chiusa. Succede anche con il ghiaccio. Lunghe code dalla Casentinese per arrivare alla rotatoria di San Clemente, alcuni automobilisti le quantificano in 30 minuti dalla tangenziale.

VIA SETTEPONTI. E' l'altro snodo fatale. Perché da Quarata le auto si ritrovano in colonna a lungo, circiolano messaggi preoccupati, dopo dieci minuti di attesa Facebook e i social esplodono. Poi il tappo di Montione: la strada ad un certo punto viene chiusas: la pendenza e il ghiaccio la trasformano in un toboga per maestri provetti della guida o, meglio, per stuntmen. "Evitate Montione, c'è da ammazzarsi" sbotta su Facebook Erica davanti al pericolo.

ZONA LEBOLE. Al cavalcavia che chiude la tangenziale in tanti si ritrovano in difficoltà soprattutto nelle prime ore della mattina.

ZONA GIOTTO. E' abituata a tracollare nelle strade interne, lì dove un esercito di spargisale potrebbe raggiungerla in tempo reale. Ma mantiene la sua crosta ghiacciata in viale Signorelli. Avvelenando le classiche code di tutti i giorni ma anche la vita dei pazienti che passano di lì per arrivare al distretto, specie se a piedi sul controviale interno. Alla curva del palazzo d'oro la grande rotatoria della circolazione per uscire o entrare da via Signorelli segnala una curva dalla quale si perde la linea che è una meraviglia.

ZONA BALDACCIO. Dall'area del multipiano e del viale che si stacca dalla tangenziale urbana segnalazioni suk difficoltà e code verso la canna, purtroppo ancora singola, del sottopasso. E' qui che si crea il primo tappo che poi alimenta le difficoltà su Pescaiola da una parte e verso Campo Marte dall'altra. 

CASENTINESE. Eccoli i pendolari in arrivo da Subbiano e Capoona. Forse non sanno ancora che la loro area è stata la più colpita dalla neve. Si accorgono presto delle difficoltà in tutto il tratto che porta in città. Con code e disagi in particolare a Ceciliano.