REDAZIONE AREZZO

Caduta per Lucci: proseguirà fuori classifica

Disavventura per il centauro nel corso della tappa da 48 ore: "È accaduto veramente di tutto". Questa mattina il via della terza prova

Paolo Lucci, ha dovuto fronteggiare le difficoltà della tappa marathon

Paolo Lucci, ha dovuto fronteggiare le difficoltà della tappa marathon

"È accaduto di tutto" commenta Paolo Lucci al termine della tappa marathon - 48 ore tra sabbia, dune e pietre - senza assistenza alla Dakar, e parole più adeguate non poteva usare il centauro di Castiglion Fiorentino. Oltrepassato un terzo di gara nel primo della due giorni, Lucci era saldamente nella top ten della categoria Rally2 e tra i primi 25 nella classifica assoluta quando ha iniziato ad avere problemi di benzina finché a soli 15 chilometri dal refueling la sua moto si è ammutolita con i serbatoio vuoti. "Ho dovuto aspettare due ore e mezzo - racconta Lucci - devo ringraziare sinceramente e di vero cuore Montanari prima ed Internò poi per avermi dato parte della loro benzina per poter riprendere il cammino". Ormai erano trascorse però più di due ore e gli obbiettivi legati alle classifiche generali finali sono di fatto sfumati. Come se non bastasse, a rifornimento effettuato, e ripresa la marcia, la stanchezza ha giocato un brutto scherzo unita alla polvere e all’oscurità. Mentre Paolo stava cercando di raggiungere il bivacco dove trascorrere la notte ecco una caduta con la moto forse dovuta ad una pietra.

Gli organizzatori decidono di non trascurare nulla: Lucci viene fatto salire su un elicotterro per portarlo al più vicino centro medico ed effettuare i controlli di rito. Gli accertamenti effettuati sia nella notte che ieri mattina hanno dato riscontri assolutamente positivi, il pilota sta bene, medici e commissari di percorso hanno così dato il loro benestare alla ripresa della competizione. Lucci così è ancora in gara, esce dalla speciale ma gioca il "jolly" a disposizione dei concorrenti e potrà essere al via, anche se fuori classifica generale data la penalità che gli sarà comminata, della tappa di domani che porterà la carovana della Dakar da Bisha ad Al Henakiya, 847 chilometri dei quali 495 in prova speciale. Insomma una Dakar che anche quest’anno ha giocato davvero un brutto scherzo al centauro di Castiglion Fiorentino.

E sul fronte degli aretini impegnati nel rally non è andata meglio a Stefano Marrini che ha dovuto fronteggiare alcuni noie al proprio veicolo che ha perso potenza proprio nel tratto dove sabbia e dune l’hanno fatta da padrone. Oggi intanto si riparte con la tappa da Bisha a Al Henakiyah. Un’altra prova, un altro esame da superare per tutti i piloti e gli equipaggi in gara.