È uno degli ultimi tasselli rimasti da completare della Cittadella dello sport. Si tratta del parcheggio di fronte allo stadio di atletica Enzo Tenti. A sollevare il problema è Giorgio Cerbai, per anni presidente del Coni di Arezzo, e adesso uno dei tanti nonni che accompagna i nipoti ad atletica.
"È un peccato che un impianto così bello e funzionale - dice - abbia un tale accesso. Uno spazio coperto solo con un po’ di ghiaia. Se piove è tutto una pozza d’acqua, se non piove è ancora peggio. Quest’estate con quaranta gradi all’ombra era come il deserto e le auto che passavano alzavano un polverone incredibile con i bambini in attesa di entrare".
Nello stadio di atletica operano diverse associazioni sportive, tra cui le principali che si occupano ad Arezzo di atletica: l’Alga Atletica, Atletica Sestini e Polisportiva Policiano. Da sole hanno un giro di circa 400 bambiniragazzi a cui si aggiungono poi gli adulti ed i privati che si allenano da soli nella pista Enzo Tenti. ante persone dunque che ogni giorno usufruiscono della pista di atletica.
"Si tratta di un impianto all’avanguardia - continua Cerbai - ben costruito e ben tenuto. Funzionali spogliatoi e strutture interne. Buona la pista e gli impianti esterni. Unica pecca è costituita dall’accesso. Basterebbe asfaltare il piazzale per avere una struttura degna di accogliere importanti meeting di atletica".
Un problema che è stato portato anche all’attenzione del Comune di Arezzo, ma al momento la soluzione non sembra così immediata. "Abbiamo sempre provveduto alla manutenzione del piazzale - dice l’assessore comunale alla manutenzione Alessandro Casi - portando ghiaia e coprendo le buche che via via si formano. Il problema del polverone sta un po’ anche nelle abitudini di chi usufruisce del piazzale. Non dimentichiamoci che è un parcheggio e che bisogna entrarvi e girarvi a passo d’uomo. Prenderemo comunque in esame il problema insieme all’assessore allo sport Scapecchi e vedremo quello che si può fare. Al momento l’asfaltatura non è però in calendario. Purtroppo abbiamo tante altre priorità, alle quali bisogna far fronte in breve tempo".
Sonia Fardelli