Botta e risposta in consiglio. È già bagarre elettorale

Meoni si difende dagli attacchi degli avversari nell’ultima seduta di legislatura. Il sindaco uscente: "Ho dimostrato di aver governato con trasparenza". .

Botta e risposta in consiglio. È già bagarre elettorale

Botta e risposta in consiglio. È già bagarre elettorale

di Laura Lucente

CORTONA

Ultimo consiglio comunale a Cortona per l’amministrazione comunale guidata da Luciano Meoni. Seduta che si è aperta con un minuto di raccoglimento in memoria di Manuel Cavanna, il ventitreenne cortonese morto in un incidente sul lavoro pochi giorni fa. Una seduta che è servita a fare il punto sul rendiconto 2023, ad esaminare il Pef del servizio rifiuti per l’anno 2024, per poi mettere al voto la tariffazione Tari 2024.

I dati parlano anche a Cortona di un aumento della Tari pari al 9%per le utenze domestiche e 5% per le aziende. L’assessore all’ambiente ha difeso l’operato dell’amministrazione addossando responsabilità di aumenti a Sei Toscana. Il consigliere Bernardini ha parlato di "un fallimento in questi 5 anni della gestione dei rifiuti, oltre ad un servizio sempre più scadente con criticità evidenziate quotidianamente, non ultima l’esplosione della Tari sulle tasche di cittadini ed imprese che hanno avuto aumenti enormi dal 2019 ad oggi praticamente di oltre il 50 % in varie casistiche".

Per Meoni l’ultimo consiglio comunale è stata platea per poter fare una disquisizione sulle cose fatte "Abbiamo dimostrato di aver governato il territorio con la massima trasparenza. Abbiamo limitato l’accensione di mutui al massimo, portato avanti il progetto di fra crescere la nostra partecipata Cortona Sviluppo e fatto tantissimi lavori pubblici nonostante i due anni di pandemia difficilissimi. Grande lavoro anche sul turismo su cui non accettiamo lezioni da nessuno. Oggi lascio un Comune con due milioni di avanzo libero".

A fare da contraltare alle parole del sindaco ci ha pensato, tra gli altri, il consigliere comunale del Pd Diego Cavallucci che ha invece parlato di una "gestione fallimentare con un primo cittadino che ha guardato solo ai like social di consenso immediato con lavori di ordinaria amministrazione e non quello che doveva creare una Cortona migliore. Nessuno aveva mai fatto 2 milioni di avanzo libero. Questo significa non aver fatto programmazione a lungo termine". Non ha risparmiato critiche nemmeno per Carini che "si è sfilato a tre mesi dal voto solo in chiave elettorale". Lo stesso Carini si è difeso ricordando che "la democrazia ha fatto sì che Meoni venisse eletto. È il motivo per cui rimandiamo al mittente le critiche per le quali dovevamo sfiduciare il sindaco. Lo abbiamo accompagnato alla fine e lo abbiamo criticato aspramente quando era necessario. Ora abbiamo scelto strade diverse per il bene di Cortona visto che Meoni ha lavorato in maniera speculare al Pd di 5 anni fa".