"Borgo Resurrexit", visite guidate in centro alla scoperta dei tesori

Sansepolcro si candida a diventare la "città della Pasqua" con il progetto "Borgo Resurrexit", che valorizza l'arte iconografica della Passione di Cristo attraverso un percorso emozionante tra opere di grandi maestri.

"Borgo Resurrexit", visite guidate in centro alla scoperta dei tesori

"Borgo Resurrexit", visite guidate in centro alla scoperta dei tesori

SANSEPOLCRO

Che Sansepolcro possa diventare la "città della Pasqua"? Un obiettivo ambizioso, che l’amministrazione comunale ha appena focalizzato e che quindi ha una prospettiva tendenziale. Primo passo: il progetto chiamato "Borgo Resurrexit" (ovvero "il Borgo che risorge"), con chiare finalità turistico-culturali. "Il nome stesso che porta la città riconduce alla Pasqua – ha sottolineato l’assessore alla cultura, Francesca Mercati – e le tante opere d’arte a "tema" che conserviamo ci hanno suggerito di dar vita a questa iniziativa".

In occasione della Pasqua 2024, quindi, l’arte iconografica della Passione di Cristo, rappresentata nello straordinario patrimonio cittadino, diventa protagonista grazie all’operazione promossa dal Comune e dal museo civico. Da giovedì 28 marzo a martedì 2 aprile, infatti, il capoluogo della Valtiberina si trasformerà in un palcoscenico vivo di arte, tradizione e gastronomia. "Borgo Resurrexit" è il titolo del progetto che si sviluppa, nella fattispecie, in un percorso emozionante, dedicato a residenti e visitatori. Si partirà dall’ufficio turistico in piazza Torre di Berta per poi proseguire con le seguenti tappe: museo della vetrata, chiesa di Sant’Antonio Abate, chiesa di San Rocco, cattedrale, chiesa del Buon Gesù e infine il museo civico, custode di opere di inestimabile valore. In totale, 7 luoghi espositivi e ben 33 opere firmate da grandi maestri quali Piero della Francesca, Luca Signorelli, il Perugino, Raffaelino del Colle, Bartolomeo della Gatta e Santi di Tito, non dimenticando l’oramai imminente ritorno in città della Deposizione del Rosso Fiorentino.

È chiaro che la Resurrezione di Piero sia il dipinto più famoso, ma merita una vista anche lo Stendardo del Signorelli nella chiesa di Sant’Antonio Abate. Un percorso reso possibile anche grazie alla disponibilità della parrocchia di San Giovanni Evangelista e di don Giancarlo Rapaccini. Prezioso il contributo sia promozionale che organizzativo di Luca Valbonetti, amante e appassionato di arte e cultura che ha reso possibile l’allestimento di una importante esposizione collaterale al progetto nelle sale del museo civico: si tratta di una mostra sui temi della Pasqua nell’incisione fra ‘500 e ‘600.