SILVIA BARDI
Cronaca

Bolognese risponde a Ghinelli: "Mai abbandonato i pazienti"

Bufera dopo la diretta Facebook di venerdì del sindaco che ieri, sempre tramite i social, si è scusato con il cardiologo

di Silvia Bardi

"Il Covid non ha fermato nulla, né cardiologia, né oncologia, né le urgenze. L’ospedale non ha mai abbandonato i suoi pazienti". Le parole del dottor Leonardo Bolognese primario di cardiologia al San Donato sono perentorie. Il tono di chi non nega di aver provato "amarezza e disappunto" per quanto detto dal sindaco Ghinelli durante la sua diretta Facebook di venerdì scorso quando ha letto la denuncia di una "giovane mamma" che si era detta costretta a rivolgersi all’ospedale di Careggi per una visita cardiologica perché ad Arezzo da febbraio non le avevano più fatto i controlli necessari, nonostante un aneurisma. Chiamato in causa, Bolognese già a Teletruria lunedì sera aveva espresso il suo disappunto sulla questione facendo presente che la donna non era paziente del reparto e mai aveva fatto richiesta di controlli, ma che aveva avuto un contatto con una collega cardiologa in regime di libera professione. "Per ma la questione è chiusa - ci dice personalmente il primario, ma va oltre - ci siamo sentiti con il sindaco, gli ho fatto presente che il caso riportato è un falso. Quella del sindaco è stata una uscita infelice, ma ci siamo chiariti e mi ha chiesto scusa. Per me finisce qui".

A riaprire la vicenda è stato lo stesso sindaco durante la diretta di ieri su facebook: "Una doverosa precisazione perché questa signora non è mai stata in carico alla cardiologia di Arezzo ma in cura da un cardiologo in intra moenia. Ci siamo sentiti per telefono con il dottor Bolognese. Sono stato incauto latore di questo messaggio. Cardiologia non ha mai abbandonato il servizio e ringrazio tutto il reparto".

Una "uscita" che aveva visto il sindaco comunque confermare la "sofferenza" dell’ospedale aretino per ribadire la necessità di sopperire con un ospedale da campo, come più volte da lui richiesto ma mai realizzato. Secondo Ghinelli il fatto che l’ospedale aretino sia Covid farebbe infatti pagare un caro prezzo ai malati no covid, penalizzati dal taglio dei posti letto e dei servizi per fare spazio all’emergenza: "Ma non sono stato ascoltato". Lo hanno ascoltato invece tanti aretini che prima della precisazione si sono schierati a favore sia dell’ospedale e di cardiologia. Sui social una vera pioggia di commenti di solidarietà e di gratitudine verso il reparto i suoi medici e il primario, per tutti "un fiore all’occhiello".

"Non abbiamo mai fermato nulla - ha ribadito Bolognese - è la prima cosa che abbiamo concordato con la direzione aziendale. Abbiamo sempre lavorato a pieno regime e contattato tutti i nostri pazienti. Tutte le visite programmate non urgenti sono state valutate con televisite, cioè con controlli fatti da nostri cardiologi con interviste telefoniche in cui è stato valutato caso per caso. Se ritenuto necessario i pazienti sono stati fatti venire in reparto per ulteriori controlli, per i meno urgenti le visite sono state riprogrammate. Siamo sempre stati e sempre saremo dalla parte dei cittadini".