Bollette, gara per ridargli la luce Famiglia "adottata" da tutta Italia Da Milano arriva il saldo del debito

Il gestore aveva tagliato l’energia elettrica. Caso chiuso con la mobilitazione di Federconsumatori e istituzioni. Rubbiani: "Abbiamo ricevuto donazioni da 50 fino a 2mila euro, commovente il sostegno silenzioso".

Bollette, gara per ridargli la luce  Famiglia "adottata" da tutta Italia  Da Milano arriva il saldo del debito

Bollette, gara per ridargli la luce Famiglia "adottata" da tutta Italia Da Milano arriva il saldo del debito

di Lucia Bigozzi

Giorni spalle al muro. Un momento di difficoltà in una vita da scalare come le montagne, diventano una salita impossibile per una famiglia aretina: genitori e figlia con un bimbo di pochi mesi che ha problemi di disabilità. Vivono ad Arezzo e dell’unico stipendio del capofamiglia, impiegato nella tipologia delle categorie protette per una invalidità. E’ una famiglia dignitosa, che si dà da fare e non chiede niente a nessuno anche se tra mille problemi e incognite, ma arriva il giorno in cui non riesce a saldare il conto di tre bollette della luce (che alimenta anche una stufa), arrivate a casa nello spazio di pochi mesi e per un importo che sfiora i mille euro. L’impegno a saldare il piano di rateizzo e il pagamento di una prima tranche, non bastano a tenere in funzione luce e gas in quella casa dove entrate e uscite sono gestite al millimetro, nessuna sbavatura concessa. Così arriva il giorno in cui "il gestore interrompe la fornitura e noi ci occupiamo del caso assistendo la famiglia e mettendo in atto un confronto, anche serrato con lo stesso gestore. Nel frattempo segnaliamo la vicenda alle autorità responsabili della salute pubblica sul territorio: il sindaco Alessandro Ghinelli e il prefetto Maddalena De Luca che si attivano immediatamente attraverso i rispetti ambiti di intervento", ricostruisce Chiara Rubbiani, presidente aretino di Federconsumatori. E’ lei insieme allo staff di esperti dell’associazione a gestire la mobilitazione. Prefetto e sindaco attivano la Protezione civile che mette in funzione un generatore di corrente per non far mancare luce e calore in quella casa. Tuttavia, il meccanismo si inceppa e scatta la catena di solidarietà: "Un cittadino contatta una ditta specializzata che ripara il generatore". Tutto si risolve i primi giorni del mese quando il gestore ristabilisce la regolarità della fornitura "dopo il pressing di tutti i protagonisti che seguono la vicenda e con il contributo dei media", sottolinea Rubbiani. Tutto il bello che trasforma questa brutta storia in una nuova ripartenza deve ancora arrivare. Il caso della famiglia aretina fa il giro del web: da Milano una signora contatta Federconsumatori e dona mille euro, consentendo di sanare il debito.

Non è finita qui: sempre dal nord un uomo decide una donazione dello stesso importo e c’è anche chi offre quello che può: "Abbiamo ricevuto contributi anche da 50 euro". Si muove la Fondazione "Vasco Romanelli" con una donazione e l’associazione che opera nel campo delle disabilità "Firenze con te" consegna alla famiglia duemila euro. Una solidarietà silenziosa ma operosa che fa la differenza e continua a sostenere questa famiglia anche dopo il caso bollette.

"E’ un aiuto concreto in un momento di difficoltà che può capitare a tutti ma non tutti, per dignità e pudore, riescono a chiedere aiuto. Noi aretini abbiamo la solidarietà nel dna e si conferma anche in questo caso, eppure mi ha commosso la mobilitazione arrivata da tutt’Italia", osserva Rubbiani. Una boccata di ossigeno per ripartire.