Bilancio di previsione dei prossimi tre anni oggi al vaglio del consiglio comunale. Che per il sindaco Meoni si prospetta come ulteriore test di tenuta della maggioranza. Non si escludono scintille politiche con botta e risposta anche dello stesso primo cittadino agli alleati. Dopo la presa di posizione ufficiale del gruppo di Fratelli D’Italia, che ha dato il ben servito al sindaco per la sua ricandidatura, è pressoché scontato che i tre consiglieri meloniani scelgano la strada dell’astensione alla votazione del documento unico di programmazione 2024-2026 e del successivo bilancio di previsione. Una scelta in linea con quella che i consiglieri di FdI assunsero a febbraio quando si astennero nella votazione del bilancio previsionale, aprendo così la lunga via della crisi che ha portato oggi alla decisione di non sostenere il Meoni bis. Per altro di recente i rappresentanti di FdI e Forza Italia, avevano "disertato" anche la commissione bilancio convocata prima del consiglio. Altro chiaro segnale di come i rapporti siano arrivati al capolinea. Salvo colpi di scena, gli altri partiti di centrodestra, ovvero Lega e Forza Italia, non voteranno in maniera contraria, pena la caduta della maggioranza di governo. Sarà interessante, però, capire proprio dalle parole dei capigruppo, quali sono gli umori in vista di una decisione imminente sulla candidatura del sindaco uscente. Sia Forza Italia che la Lega, infatti, hanno già espresso la necessità di non spaccare il centrodestra, indicata come priorità rispetto alle candidature. E dunque bisognerà capire come si porranno rispetto allo strappo di FdI.
Al vaglio del consiglio oggi (dalle 14,30) passeranno 17 punti. Tra questi, figurano pratiche relative al settore economico finanziario, quali la definizione dell’aliquota addizionale comunale all’Irpef, la determinazione dell’imposta municipale propria, oltre al programma triennale dei lavori pubblici. Poi, il documento unico di programmazione, altro passaggio strategico. Ma si discuterà anche di questioni urbanistiche, tra cui il piano strutturale intercomunale o il regolamento per l’applicazione delle sanzioni.