
di Francesca Mangani
STIA
Si è chiusa quella che sarà ricordata a lungo come un’edizione da record della Biennale di Arte Fabbrile di Stia: oltre 500 volontari, 300 fabbri, 14 forge e migliaia di visitatori. La cerimonia conclusiva domenica pomeriggio davanti ad una piazza Tanucci gremita di gente, con i posti a sedere terminati già un’ora prima dell’inizio dell’evento. Impossibile quantificare le presenze che per quattro giorni hanno popolato ogni angolo del paese, ogni ristorante, ogni bar: senza alcun dubbio diverse migliaia. La premiazione del Campionato del Mondo di Forgiatura si è conclusa incoronando come vincitore l’israeliano Yoav Berger, con l’opera dal titolo ‘Circle of life’. Il fabbro si è così aggiudicato l’11esimo campionato mondiale nell’ambito della 25esima edizione della Biennale. Al secondo posto si è classificato Roman Kost, Ucraino, con l’opera ‘Connection of differences’; al terzo posto il tedesco Martin Holl, con l’opera ‘Togheter’. Questo il verdetto della giuria presieduta dall’inglese David Swift e composta da Zeevik Gottlieb da Israele), Alfred Bullermann e Christian Lanbacher dalla Germania e Luc Vandecasteele dal Belgio. Per quanto riguarda il Campionato a squadre, ha vinto il quartetto della Germania composto da Carstsens, Dirr, Upmann e Ludwing con l’opera dal titolo Puzzle. Sul secondo gradino del podio si piazza il team Repubblica Ceca con Lubos, Tulis, Kucera e Soulup, con l’opera ‘Memory of Santini 1723-2023’.
Al terzo posto Team International con Chemin Jeremie, Jack Murphy, Arthur Ribolot e Clara Sobiesky con l’opera ‘Neuronal connection’. Per il Campionato internazionale di scultura primo classificato Roman Kost (Ucraina) con l’opera ‘Paper Plane’; secondo classificato Richard Rulf (Rep. Ceca) con l’opera ‘The Unbearable Lightness of being’; terzi classificati gli italiani Stefano Fagioli e Andrea Gianpietri, con l’opera ‘Equilibrio’.
Nel Concorso internazionale di progettazione e disegno Pier Luigi della Bordella il vincitore è stato Antonio Caputo con l’opera ‘Stargate’. Al secondo posto Erel Shlomo (Israele) con l’opera ‘Metal Frame’ e al terzo Jim Deering (Australia), con l’opera ‘Stia lives in my mind’s eye’.