
di Silvia Bardi
Incontri straordinari con Maradona e Pavarotti, Benigni e Bruce Springsteen, ma anche con una spogliarellista spagnola, un pescatore cubano, un mago messicano. Una autobiografia "irregolare" quella del cantautore Luca Barbarossa (foto) "Non perderti niente" che sarà il premiato d’onore domenica al Festival dell’Autobiografia di Anghiari che si terrà dal 27 al 29 agosto, presieduto da Stefania Bulletti. Un premio "Città dell’autobiografia" su misura visto che il tema di quest’anno è "I ricordi musicali delle nostre vite". E infatti tutti abbiamo una colonna sonora e canzoni che accompagnano il nostri cammino, ne segnano il passo come pietre miliari. Un tema che prende avvio da un testo uscito di recente per la collana "I quaderni di Anghiari" curato da Francesco Cappa e Angelo Villa, che raccoglie riflessioni e ricordi legati a canzoni significative di educatori, pedagogisti, filosofi, formatori. Un tema che la Libera università dell’autobiografia esplora già da tempo, essendo partner fin dall’inizio, del progettoformat "6 pezzi facili" dell’associazione Effetto K.
"Ben prima che il concetto di autobiografia venisse introdotto alla fine del ‘700, le narrazioni epiche sono state affidate a ballate e coralità popolari - spiega Duccio Demetrio, fondatore della Libera Università dell’Autobiografia - testimonianze della presenza di un io biografico che seppe e saprà ogni volta rivelarsi una sorprendente anomala ottava nota". Apertura venerdì alle 16,30 nel giardino di Villa Gennaioli con incontri sul legame tra musica e scrittura di sé. Alle 19,45 voci femminili e canti popolari dalla Croazia con la Fondazione Guido d’Arezzo. Per le strade di Anghiari dalle 21,15 echi rock con le storie di gruppi musicali ad Anghiari tra gli anni ’60 e gli anni ’90 con Claudio Cioni e a seguire in piazza Mameli "Pezzi facili in cammino", parole e musica con Effetto K.