Bambino trova bomba al Prato Giocava con il metal detector Intervengono gli artificieri

La granata sarebbe della Seconda guerra mondiale: il piccolo di circa 7 anni ha avvertito la madre. La zona del parco cittadino, molto frequentata in quel momento, è stata recintata ed evacuata.

Bambino trova  bomba al Prato  Giocava con il metal detector  Intervengono gli artificieri

Bambino trova bomba al Prato Giocava con il metal detector Intervengono gli artificieri

Stava giocando con un piccolo metal detector quando ha scoperto una granata, che risalirebbe alla Seconda guerra mondiale in una zona del Prato cittadino. A ritrovare la bomba a mano una bambino di circa sette anni. La madre, che era con lui e al quale il piccolo ha riferito la scoperta fatta, ha quindi allertato la polizia. La zona del Prato, che al momento era affollata, è stata circoscritta e messa in sicurezza in attesa dell’arrivo degli artificieri per rimuovere la granata e farla brillare altrove. Secondo quanto spiegato dal bambino, quando il piccolo metal detector ha segnalato la presenza di un oggetto, avrebbe tolto un po’ di terra per capire di cosa si trattasse, andando poi a chiamare la madre.

Di pochi giorni fa un altro ritrovamento di alcuni ordigni bellici o lungo la linea ferroviaria lenta a Vitiano. Il loro ritrovamento è avvenuto in concomitanza con una serie di lavori che vengono effettuati per l’appunto lungo la ferrovia lenta, vicino al ponte della Palazzina, in fondo alla via dei Rossi.

L’area, dopo la scoperta, è stata transennata in attesa che arrivino gli artificieri. Che provvederanno a far brillare le bombe in piena sicurezza. Pochi mesi prima un altro ritrovamento in una zona boschiva di Castiglion Fiorentino, precisamente in località Mammi: si trattava di un ordigno bellico tipo bomba a mano comunemente detta Ananas risalente anche questo al secondo conflitto mondiale.

Continuano, insomma, periodicamente i ritrovamenti nel territorio aretino, di ordigni bellici al conflitto finito nel 1945: stavolta è stato un bambino a fare la scoperta in un luogo che nessuno poteva davvero immaginare: uno dei parchi più frequentati della città che nascondeva un residuato di quasi 80 anni fa.