Bambina uccisa dal padre: l'uomo dopo l'ospedale va in carcere, ecco le ipotesi di reato

Le condizioni del 39enne sono buone. E' al pronto soccorso di Montevarchi ma sarà condotto in cella ad Arezzo

Vigili del fuoco intorno al pozzo dove si è gettato l'uomo (Ops)

Vigili del fuoco intorno al pozzo dove si è gettato l'uomo (Ops)

Arezzo, 21 aprile 2020 - Sta bene e non appena sarà dimesso dall'ospedale andrà in carcere: c'è infatti l'arresto per Bilal Napia l'uomo di 39 anni che ha ucciso la figlia di 4 anni al culmine di un raptus nella mattina di martedì 21 aprile, ferendo in maniera non grave l'altro figlio di 12 anni, portato in ospedale in codice giallo. Napia, dopo l'omicidio, compiuto con un coltello, si è lanciato in un pozzo nel giardino di casa.

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E' stato estratto dai vigili del fuoco e portato in ospedale. Pur ferito, le sue condizioni non sono gravi. Si trova al pronto soccorso di Montevarchi e, non appena sarà possibile, verrà trasferito in carcere ad Arezzo. L'uomo si era gettato nudo nel pozzo, profondo diversi metri, che presenta anche un restringimento a un certo punto.

Per questo le operazioni per toglierlo da lì non sono state semplici. Tra le prime ipotesi di reato c'è l'omicidio volontario aggravato da crudeltà e grado di parentela. Ma le indagini, coordinate dal magistrato di turno Laura Taddei, sono in corso. A ricostruire quanto accaduto, i carabinieri.