
L’autopsia sul corpo di Joel Ramírez Seipio ha confermato che il taglio alla gola che lo ha ucciso è compatibile con il frammento di narghilè trovato dai carabinieri nel piazzale della discoteca El Ángel di Terranuova. L’esame è stato condotto dall’équipe di medicina legale di Siena. Il lavoro dei medici non fa alctro che confermare quanto finora ricostruito, anche se l’esito dell’autopsia sarà depositato nelle prossime settimane.
La morte di Seipio, 38 anni, originario della Repubblica Dominicana, è da attribuire alla profonda ferita al collo che gli ha reciso la vena giugulare. L’oggetto che lo avrebbe provocato è l’ampolla di vetro che sta alla base di un narghilè e che avrebbe avuto la forma di un teschio.
Joel è stato colpito in un punto vitale ed è spirato in ospedale dove era stato portato agonizzante.
Non ci sono invece novità di rilievo sulla caccia a colui che ha lanciato il narghilè uccidendo il dominicano all’alba di domenica scorsa. Proseguono le indagini dei carabinieri della compagnia di San Giovanni che hanno sentito diversi presenti e stanno cercando di arrivare, non senza qualche difficoltà, a stringere il cerchio contro l’assassino del centroamericano residente da anni in Valdarno.
Secondo quanto riscostruito dai militari la rissa si è consumata alla fine di una serata-evento di musica che aveva richiamato un gran numero di persone anche da fuori del Valdarno. Sono stati messi sotto esame i filmati delle telecamere di videosorveglianza che però non avrebbero individuato con certezza l’autore del lancio mortale ai danni di Ramírez Seipio. Un parapiglia improvviso quanto violento, innescato da futili motivi, da un battibecco tra due ragazze difese poi da un manipolo di conoscenti dell’una e dell’altra.
Circa venti i contendenti che in seguito si sono spostati nel piazzale e sulla strada dietro la discoteca affrontandosi prima a calci e pugni e quindi facendo volare verso i rivali qualunque oggetto capitasse loro a tiro. Compresi gli arredi, sedie, bottiglie, soprammobili e appunto il narghilè che avrebbe procurato alla vittima la lesione al collo poi risultata fatale. A dare l’allarme, richiamati dalle grida dei partecipanti e dei testimoni, erano stati alcuni abitanti del posto che hanno fatto intervenire gli uomini dell’Arma e il personale dell’emergenza territoriale valdarnese.