Autogestione e dialogo a Civitella: la vita nella "casa" dei migranti

La Fraternita dei Laici guidata dal dottor Rossi offre una struttura a Civitella in Valdichiana per 14 migranti, provenienti dall'Asia e dall'Africa. Il personale fornisce assistenza, dialogo e sostegno per una corretta alimentazione e una gestione autonoma.

Sono 14 gli ospiti della struttura che la Fraternita dei Laici guidata dal dottor Pierluigi Rossi ha messo a disposizione nel territorio comunale di Civitella in Valdichiana per i migranti. Per lo più vengono dall’Asia, per la precisione del Bangladesh. Poi insieme a loro, ma in numeri davvero esigui, giovani ragazzi provenienti dall’Africa, arrivati in Italia con uno dei tanti viaggi della speranza. "Una volta arrivati e indirizzati nelle strutture - spiega il dottor Rossi - vengono sottoposti alle visite mediche per capire se soffrono di determinate patologie o disturbi. Io stesso in quanto medico mi sono attivato in questo senso per dare il mio contributo".

Alla base della vita quotidiana, dove il personale della Fraternita affianca gli ospiti della struttura c’è il dialogo. "Abbiamo avuto vari confronti, direi quasi delle riunioni con questi ragazzi in struttura, tutti uomini, dove il più grande avrà tra i 24 e i 25 anni per parlare della loro alimentazione e di una corretta dieta da seguire. In particolar modo chi è originario del Bangladesh, ha una alimentazione che si basa su riso e uova. Noi ci occupiamo della spesa, ma a cucinare ci pensano loro in prima persona". Nella struttura poi - che ha beneficiato anche di alcune donazioni, vedi ad esempio un televisore - la presenza di personale qualificato è costante. "Gli ospiti si autogestiscono con il personale pronto a dare una mano se ci sono problemi, o ad esempio se uno degli ospiti deve sottoporsi a una visita medica".