Gaia Papi
Cronaca

Asta thrilling a suon di rilanci: aggiudicato lo yacht dei Moretti

Il vincitore sborsa 861 mila euro, si era partiti da una base d’asta di 650 mila. Il prestigioso natante era finito sotto sequestro nell’ambito dell’inchiesta sui noti imprenditori della moda e del vino

Ecco la chiglia dello yacht ritrovato

Arezzo, 31 luglio 2020 - A breve il super yacht Lapedo, la mega imbarcazione sequestrata alla famiglia di imprenditori della moda e del vino Moretti, si potrà nuovamente avvistare al largo. Sì, perché ieri la barca di lusso è stata finalmente aggiudicata all’asta.

A contendersela nell’aula del tribunale, in gara sincrona mista, due persone, che si son date battaglia per ben ventun rilanci fino a quello finale, decisivo, del valore di 861 mila euro. Il prestigioso yacht Lapedo, dalle iniziali dei nomi dei figli di Moretti Jr e Chiara Paghera , era stato confiscato ad Andrea Moretti, per reati fiscali e tributari, nell’ambito dell’inchiesta sugli imprenditori Moretti Cuseri finiti nel mirino della magistratura.

Lo yacht, un Leopard di 27 metri, superaccessoriato, acquistato nel 2016 attraverso un conto svizzero con soldi provenienti dall’affare The Mall, era stato requisito a Moretti jr dopo sentenze passate in giudicato su reati fiscali e tributari. Per sanare il debito con l’Erario, lo Stato si era preso la bella barca, anche se per trovarla la Guardia di Finanza ci mise un po’: era «nascosta« nel deposito a Pisa.

Il giudice Giovanni Fruganti aveva deciso che l’imbarcazione sarebbe stata ceduta al miglior offerente tramite l’Istituto vendite giudiziarie. La base d’asta dell’acquisto era partita da 900 mila euro, ma andata deserta. L’Istituto vendite giudiziarie, cui il tribunale di Arezzo aveva affidato la vendita, l’aveva quindi ricollocata sul mercato ad una cifra inferiore.

La seconda asta, che aveva una base di 780 mila euro, era poi saltata a causa dell’emergenza Covid. Il prezzo, ancora troppo alto, aveva scoraggiato i pur numerosi interessati. In molti si erano fatti avanti, anche con visite nel deposito a Marina di Pisa dove si trovava il Lapedo, a fronte di un battage pubblicitario rilevante che ha fatto conoscere l’imbarcazione in tutto il mondo, destando grande interesse soprattutto dall’America e dal Mediterraneo.

Ieri l’atto finale, in cui la base d’asta era scesa a 650 mila euro. In tribunale, oltre ad un folto pubblico che ha assistito alla coinvolgente battaglia per aggiudicarsi il gioiellino del mare, ancora in ottime condizioni, i due «battaglieri». «E’ andata benissimo grazie ad un perfetto lavoro sinergico da parte dello Stato» spiega il direttore generale Igv di Arezzo e Siena, Curzio Mazzi.

«Alla fine siamo tornati alla cifra di partenza, un prezzo commerciale e non giudiziario». Ieri ad accompagnare gli interessati a Marina di Pisa è stata Loredana Sarimenti, appena preso possesso dell’incarico di direttrice Igv Arezzo. Chi è il fortunato che si è aggiudicato lo yacht non è dato sapere, chissà se lo vedremo nei nostri porti o in mari stranieri? Certo è che tra gli interessati tantissimi sono stati gli stranieri, alcuni dei quali alla fine scoraggiati dalla nostra burocrazia.